Fondi europei per ospedali romeni
La sanità è un settore di massimo interesse e preoccupa tutti i cittadini, quindi gli dobbiamo concedere la dovuta attenzione e il nostro impegno responsabile a fare quello che abbiamo annunciato finora, ha dichiarato il premier Nicolae Ciucă. Il portavoce del Governo, Dan Cărbunaru, ha precisato che il programma prevede la costruzione e la dotazione di 7 nuovi ospedali provinciali e 20 ospedali pubblici in varie città, costruiti dallo zero o ristrutturati e dotati.
Daniela Budu, 05.05.2023, 12:09
La somma totale che finanzierà questo programma ammonta a circa 2 miliardi di euro e proverrà da fondi europei attraverso il Programma Salute, come anche tramite la Banca Europea per gli Investimenti. Il calendario è abbastanza stretto e implica la pubblicazione delle guide entro il 15 maggio e il lancio delle call entro il 10 luglio, in modo che tutti i contratti di finanziamento possano essere firmati entro fine anno, ha spiegato Dan Cărbunaru.
Stando al ministro degli Investimenti e dei Progetti europei, Marcel Boloş, le scadenze fissate aprono la prospettiva all’accesso dei fondi attraverso il Programma Operativo per la Salute, approvato a novembre dalla Commissione Europea. Si tratta di un programma plurifondo, che complessivamente rende disponibili 5,8 miliardi di euro. E’ per la prima volta che la Romania beneficia di un programma di salute in grado di sostenere investimenti massicci nell’infrastruttura ospedaliera, nei servizi sanitari di qualità e nella formazione del personale medico, dichiarava Marcel Boloş dopo l’approvazione del progetto da parte dell’Esecutivo comunitario.
Il ministro aggiungeva che, con questo budget, sarà ricostruito il sistema medico in Romania, in modo che i romeni possano beneficiare di condizioni, servizi e personale al livello dei paesi europei con sistemi pubblici sanitari performanti. Dalla progettazione fino alla costruzione e alla dotazione delle strutture ospedaliere, gli investimenti vanno ultimati entro giugno 2026.
Una recente analisi elaborata da esperti della Banca Mondiale ammoniva su un rischio critico che la Romania perdesse tre grandi progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a causa dei ritardi nelle varie fasi dei progetti (studi, lancio degli appalti, avvio dei lavori). Tra questi si annoverava anche il finanziamento dei 27 ospedali. In Romania, l’opposizione ed esperti nel settore hanno accusato ripetutamente il ritardo dell’approvazione dell’elenco degli ospedali inclusi nel programma, al quale il Governo di Bucarest ha dato il via libera a febbraio.