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Fondi europei per la produzione di munizioni

La Romania riceverà 47 milioni di euro da Bruxelles per costruire una nuova fabbrica di munizioni.

Fonte foto: Jay Rembert / unsplash.com
Fonte foto: Jay Rembert / unsplash.com

, 18.03.2024, 16:56

Membro della NATO e dell’Unione Europea, confinante con l’Ucraina invasa dalle truppe russe e legata da migliaia di fili alla Repubblica di Moldova (a maggioranza romenofona), nella quale Mosca si esercita con le sue tattiche di guerra ibrida, la Romania è costretta ad adeguare continuamente le proprie politiche di sicurezza, in base agli sviluppi nella regione. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha rassicurato, domenica sera, in un’intervista per una televisione privata di Bucarest, che la Romania non corre il rischio di essere attaccata dalla Federazione Russa, perché è membro della NATO e ospita sul suo territorio migliaia di militari americani e da numerosi stati europei alleati.

D’altro canto, però, in un clima di sicurezza così fluido, Bucarest è obbligata, insieme ai suoi alleati e partner, a modernizzare e ad aumentare le proprie scorte di armamenti e munizioni. La Romania, ha annunciato il primo ministro, riceverà 47 milioni di euro per un progetto realizzato dalla compagnia statale Romarm insieme alla Germania. I fondi sono parte di un finanziamento concesso dalla Commissione Europea, che ha sbloccato circa 513 milioni di euro per le compagnie degli Stati membri, al fine di aumentare la capacità produttiva di munizioni. Sarà la fabbrica più moderna di questo tipo in Romania – spiega Ciolacu, il quale precisa che l’investimento raggiungerà quasi i 400 milioni di euro.

Da Bruxelles, il corrispondente di Radio Romania precisa che il mezzo miliardo di euro stanziato dall’Esecutivo comunitario rappresenta il cofinanziamento di 31 progetti presentati dalle imprese degli Stati membri, e in totale essi comporteranno un investimento di 1,4 miliardi. Il budget assegnato al progetto romeno è il più grande tra i 31 progetti vincitori, insieme ad un altro gestito da Francia e Svezia. La tranche da 513 milioni di euro è la prima di un budget di due miliardi, che sarà stanziato per incrementare la produzione di munizioni, con l’obiettivo generale di rafforzare l’industria del settore. I primi finanziamenti riguardano diversi ambiti produttivi, ovvero esplosivi e polveri per munizioni – capitolo che include anche il progetto romeno -, progetti di artiglieria e missilistici. Secondo i rappresentanti della Commissione, alla fine del 2024 la produzione europea di armamenti raggiungerà la capacità annua di un milione di proiettili calibro 155, ed alla fine del 2025 raddoppierà.

La produzione aggiuntiva fornirebbe all’Ucraina più proiettili di artiglieria per la sua guerra difensiva contro la Russia e, allo stesso modo, ricostituirebbe le scorte esaurite degli stati europei che hanno fornito a Kiev armamenti e munizioni. Allo stesso tempo, la Commissione Europea raccomanda agli Stati membri di effettuare acquisti congiunti più consistenti, in modo da dare un segnale di prevedibilità a medio e lungo termine all’industria degli armamenti del continente.

Foto: PIX1861 / pixabay.com
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