Fondi europei per investimenti
Le piccole e medie imprese che affrontano difficoltà nell’ottenere finanziamenti, ma anche gli studenti di Romania che desiderano continuare gli studi all’estero ricevono fondi europei per un valore di 170 milioni di euro. In tal senso, sono stati firmati, mercoledì, quattro accordi, tramite i quali il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) concede fondi ad alcune banche di Romania. Si tratta, praticamente, di accordi di garanzia, il FEI assumendosi una parte dei relativi rischi. Una parte della somma sarà direzionata verso il sostegno degli studenti che vogliono frequentare corsi di master in altri stati dell’Unione Europea. Così, nell’ambito del sistema di garanzia Erasmus Plus per un valore di 4,5 milioni di euro, circa 450 studenti beneficeranno di crediti in condizioni favorevoli per studiare in un altro Paese dell’UE, ma anche in Islanda, Liechtenstein, Macedonia Settentrionale, Norvegia e Turchia.
Leyla Cheamil, 04.04.2019, 14:27
Le piccole e medie imprese che affrontano difficoltà nell’ottenere finanziamenti, ma anche gli studenti di Romania che desiderano continuare gli studi all’estero ricevono fondi europei per un valore di 170 milioni di euro. In tal senso, sono stati firmati, mercoledì, quattro accordi, tramite i quali il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) concede fondi ad alcune banche di Romania. Si tratta, praticamente, di accordi di garanzia, il FEI assumendosi una parte dei relativi rischi. Una parte della somma sarà direzionata verso il sostegno degli studenti che vogliono frequentare corsi di master in altri stati dell’Unione Europea. Così, nell’ambito del sistema di garanzia Erasmus Plus per un valore di 4,5 milioni di euro, circa 450 studenti beneficeranno di crediti in condizioni favorevoli per studiare in un altro Paese dell’UE, ma anche in Islanda, Liechtenstein, Macedonia Settentrionale, Norvegia e Turchia.
Il capo della Rappresentanza della Commissione Europea a Bucarest, Angela Cristea, che ha partecipato alla cerimonia della firma degli accordi, considera che i timori dei romeni legati all’Unione Europea siano alimentati dalla paura dell’ignoto, e che la migliore soluzione per liberarsi di quest’intolleranza sia il contatto diretto con le società degli altri stati europei: “Più sono numerosi i programmi che aiutano i cittadini dell’UE ad andare e a vivere per un certo periodo in un altro stato, più abbiamo società più tolleranti e più aperte alla cooperazione. Ed è proprio quello che auspichiamo, soprattutto in questo periodo in cui viene stabilito il futuro dell’Unione Europea. Perciò, questi accordi che, a prima vista, sono delle operazioni finanziarie più o meno usuali, hanno, infatti, una posta in gioco molto più importante.
Il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici rappresenta la principale componente del Piano di Investimenti per l’Europa, il cosiddetto Piano Juncker. Stando ad Angela Cristea, il piano ha attecchito meglio inizialmente nelle economie più sviluppate, per le quali gli strumenti finanziari non rappresentavano una sfida, però anche in Romania ci sono già 29 progetti finanziati tramite questo piano. Si tratta di 16 progetti di grande infrastruttura e di 13 accordi sulla facilitazione dell’accesso a finanziamento per le piccole e medie imprese. Angela Cristea ha inoltre aggiunto che, in base agli accordi firmati mercoledì, 3.000 PMI riceveranno sostegno per avere accesso a finanziamento. “Si tratta soprattutto di quei progetti nel caso dei quali sappiamo che le banche, le istituzioni finanziarie, ci pensano due, tre, quattro volte prima di concedere un prestito, perché possono considerare che i progetti abbiano un grado di rischio molto alto, mentre noi, nell’UE, tramite il piano Juncker, ci siamo impegnati a coprire questa parte del rischio”, ha aggiunto ancora Angela Cristea.