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Fondi europei per impianti eolici e fotovoltaici

La Commissione Europea ha approvato un regime di aiuti di stato del valore di 3 miliardi di euro notificato dalla Romania, per investimenti nell'energia eolica e solare.

Foto: pixabay.com
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, 07.03.2024, 11:40

La Commissione Europea ha approvato ieri la concessione da parte della Romania di un regime di aiuti del valore di 3 miliardi di euro (15,22 miliardi di lei) a sostegno degli impianti che producono energia eolica onshore e solare fotovoltaica, al fine di promuovere la transizione verso un’economia senza emissioni inquinanti. La Commissione ha annunciato che il regime è stato approvato in base al quadro temporaneo di crisi per le misure di aiuto di stato, che è stato istituito per incoraggiare misure di sostegno per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili. Saranno eleggibili i progetti di costruzione e sfruttamento di nuovi impianti di produzione di energia elettrica da fonti solari fotovoltaiche ed eoliche onshore. Gli aiuti saranno concessi tramite una procedura di gara competitiva, entro il 31 dicembre 2025.

Secondo la CE, il regime garantisce ai beneficiari un livello minimo di redditività. Inoltre, precisa la Commissione, il regime notificato dalla Romania è necessario, adeguato e proporzionato per accelerare la transizione verde e facilitare lo sviluppo di determinate attività economiche. Sempre per la transizione all’energia pulita, il Senato romeno ha recentemente adottato un progetto avviato dal Governo che stabilisce il quadro giuridico per lo sviluppo degli investimenti nel campo dell’energia eolica offshore nel Mar Nero. Secondo i promotori, promuovendo questo progetto, la Romania manterrà e rafforzerà la sua posizione di importante produttore di energia nella regione e avrà un ruolo attivo e significativo nella transizione verso l’energia pulita a livello dell’Unione Europea.

In riferimento alle stime della Banca Mondiale, il Ministero dell’Energia menzionava recentemente che la Romania ha un potenziale impressionante per l’energia eolica offshore, stimato in 76 GW di potenza installata, il che indica un quadro favorevole per lo sviluppo di questo settore dell’energia rinnovabile. A livello europeo, un’analisi dell’Istituto Fraunhofer indica che lo scorso anno gli impianti eolici sono stati responsabili del 19% di tutta l’elettricità prodotta nell’UE, quindi quasi la metà della sua produzione totale di elettricità è provenuta da fonti rinnovabili. Inoltre, a ottobre 2023, la CE ha lanciato un pacchetto di misure per dare un impulso all’eolico, che comprende sostegno finanziario sempre maggiore ai fornitori di questo settore, attraverso la Banca Europea per gli Investimenti, ma anche modifiche per quanto riguarda gli appalti per le energie rinnovabili.

Secondo Reuters, nel suo rapporto annuale, il gruppo di lobby WindEurope ha descritto il 2023 come l’anno del “miglioramento significativo” in aree chiave del settore europeo dell’energia eolica, che ha dovuto affrontare difficoltà nel 2022 a causa dell’elevata inflazione, dei rialzi dei tassi di interesse e della volatilità sul mercato energetico, dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina. Secondo le statistiche ufficiali, gli investimenti nei parchi eolici offshore in Europa sono saliti lo scorso anno a 30 miliardi di euro, rispetto a soli 0,4 miliardi di euro nel 2022.

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