Fisco e finanza: scattano nuove misure
Il taglio dei contributi previdenziali per i datori di lavoro, l’amnistia fiscale per certe categorie sociali che non dovranno più restituire i soldi ricevuti indebitamente dallo stato in seguito al calcolo sbagliato dei redditi, la manovra correttiva sui conti pubblici. Queste le misure fiscali e finanziarie portate dal 1 ottobre in Romania, da alcuni apprezzate, da altri contestate. Il calo del 5% dei contributi previdenziali per i datori era atteso da almeno 5 anni. Ritenuta benefica per il mondo d’affari, la misura provoca, in ugual misura, irrequietezza. Alcuni investitori temono che, il prossimo anno, il taglio dei contributi possa attirare aumenti delle tasse e imposte oppure alcune nuove. Allo stesso tempo, stando al segretario generale dell’Associazione degli Imprenditori Romeni, Cristian Parvan, non c’è alcuna garanzia che la misura porterà alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Roxana Vasile, 01.10.2014, 13:27
“Queste azioni saranno diverse da una compagnia all’altra, visto che il mondo d’affari si è confrontato quest’anno con numerosi aumenti dei costi, generati dal prezzo dell’energia, dei gas, dei combustibili… È bene se potranno essere salvaguardati i posti di lavoro nelle compagnie al limite della redditività”, ha spiegato Parvan.
Alle contestazioni di natura economica si aggiungono quelle a carattere politico. All’attuale coalizione governativa, in cui il Partito Socialdemocratico è il numero uno, viene rimproverato che queste decisioni hanno evidenti fini elettorali, essendo prese solo un mese e mezzo prima delle presidenziali. Il premier Victor Ponta, candidato, e, potenziale vincitore, stando ai sondaggi, della carica suprema, è, del resto, estremamente criticato, proporzionalmente alla determinatezza con cui sostiene le decisioni del Governo.
Dal 1 ottobre è entrata in vigore anche l’aministia per circa 30 mila pensionati romeni che non saranno più costretti a restituire i soldi — in tutto, 56 milioni di lei — ricevuti indebitamente in seguito al calcolo sbagliato delle pensioni. La stessa misura scatta, da oggi, per oltre 12 mila mamme che non dovranno più restituire 15 milioni di lei ricevuti come indennità di maternità.
Il bilancio statale non avrà da soffrire, affermano i governanti di Bucarest, al contrario.
“Per la prima volta dopo molti anni, abbiamo nei primi 9 mesi introiti superiori alle previsioni in base alle quali è stata costruita la Finanziaria. I romeni hanno lavorato, le imprese oneste hanno pagato le tasse e imposte e l’evasione fiscale è calata, cosicchè abbiamo potuto ottenere tutte le risorse stimate e persino risorse supplementari”, ha dichiarato il premier Ponta in occasione dell’approvazione, ieri, della seconda manovra correttiva di quest’anno.
La seconda manovra correttiva, criticata dall’Opposizione di centro-destra, ha portato sostanziosi fondi supplementari ai Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo e alle autorità locali.
(traduzione di Adina Vasile)