Fisco: cambia tassazione per le piccole imprese
Dal 1 febbraio in Romania vige un nuovo Codice fiscale, che modifica, tra l’altro, la tassazione delle piccole imprese, ma anche le accise. Le piccole imprese saranno tenute a pagare un’imposta del 3% sui redditi, mentre il limite alle entrate che consentono a una ditta di essere inclusa nel sistema delle piccole imprese, scende dai 100.000 ai 65.000 euro.
Ştefan Stoica, 01.02.2013, 12:05
Dal 1 febbraio in Romania vige un nuovo Codice fiscale, che modifica, tra l’altro, la tassazione delle piccole imprese, ma anche le accise. Le piccole imprese saranno tenute a pagare un’imposta del 3% sui redditi, mentre il limite alle entrate che consentono a una ditta di essere inclusa nel sistema delle piccole imprese, scende dai 100.000 ai 65.000 euro.
I piccoli imprenditori temono, però, che la tassazione, a prescindere dal fatto che sia ricavato o meno il profitto, lederà il loro affare. Il Codice fiscale aggiornato prevede la tassazione del 50% dei contratti di consulenza e servizi con le ditte registrate in Paesi considerati paradisi fiscali e negli stati con cui la Romania non ha firmato accordi per evitare la doppia imposizione.
In questo modo, il Ministero delle Finanze vuole limitare il trasferimento dei profitti delle ditte di Romania verso altri stati, che lo farebbero per evitare la tassazione e non per ragioni economiche. La crescita delle accise per la birra aumenterà i perzzi del 2%, come indicano le prime stime.
Saranno sottoposti a imposte anche i redditi ricavati dalla silvicoltura e dalla pesca, ma anche dall’allevamento e dallo sfruttamento del bestiame, compresa la valorizzazione dei prodotti di origine animale. Il nuovo Codice fiscale porta anche dei cambiamenti legati alle spese deducibili o alla tassazione supplemenatre delle compagnie che generano, trasportano e distribuiscono l’energia.
Saranno concessi degli incentivi alle attività di ricerca e sviluppo, che saranno valorizzati a vantaggio proprio dai contribuenti nel Paese e nello spazio economico europeo. Il segretario di stato al Ministero delle Finanze, Dan Manolescu, spiega che i provvedimenti del nuovo Codice non avranno un impatto notevole sulla vita dei romeni.
“Ritengo che per il cittadino normale non ci siano grandi implicazioni, dal momento che, in materia di tassazione diretta, voglio dire per le imposte sul reddito e per i contributi alla previdenza, le cose non cambiano affatto”, ha detto Manolescu.
Nel successivo periodo, il Ministero delle Finanze esaminerà l’opportunità di ridurre la tassazione sul lavoro, al momento tra le più alte nell’Europa centro-orientale.
D’altra parte, gli analisti finanziari richiamano l’attenzione che in Romania il livello di raccolta delle tasse sfiora l’80% al massimo, molto più basso rispetto ad altri stati dell’Ue. Una crescita al 90% migliorerebbe l’ambiente fiscale, spiegano gli stessi analisti. (trad. Iuliana Anghel)