Fiscalità: reazioni a proposte riduzione
In dibattito pubblico per un mese, la bozza del Codice fiscale proposta mercoledì scorso dal Governo romeno ha già scatenato le reazioni dei politici, degli imprenditori e degli specialisti.
România Internațional, 23.02.2015, 13:14
In dibattito pubblico per un mese, la bozza del Codice fiscale proposta mercoledì scorso dal Governo romeno ha già scatenato le reazioni dei politici, degli imprenditori e degli specialisti.
Il premier Victor Ponta ha dichiarato di contemplare persino la fiducia del Governo sul Codice fiscale se sarà bloccato al Parlamento e rischia di non essere adottato in questa sessione.
“Compirò tutti gli sforzi affinchè questo Codice sia adottato entro la fine della sessione parlamentare, contemplando persino la fiducia del Governo se a un certo momento sarà bloccato in maniera politicizzante dal Partito nazionale liberale o da qualcun altro”, ha detto il premier.
Ponta ha spiegato che l’adozione del Codice è necessaria per dare sei mesi di tempo ai preparativi per l’applicazione delle nuove modifiche e anche alla gente per abituarsi ai cambiamenti.
Il presidente Klaus Iohannis e l’opposizione liberale hanno già criticato il progetto governativo che prevede, tra l’altro, la riduzione dell’IVA, della flat tax e dei contributi alla previdenza, senza indicare le fonti per migliorare l’impatto finanziario.
Il primo-vicepresidente liberale Catalin Predoiu ritiene che le tasse e le imposte non possono essere ridotte senza una migliore raccolta delle entrate alle casse dello stato e propone la riforma dell’intero sistema.
“Sappiamo che in questo momento viene raccolto circa il 41% di quanto viene promesso. Non puoi passare a un rilassamento talmente drammatico delle tasse senza migliorare in precedenza la lotta all’evasione fiscale”, ha detto Catalin Predoiu.
Il Consiglio Fiscale richiama l’attenzione che le modifiche del Codice Fiscale, soprattutto quelle relative alla riduzione dell’Iva, hanno un forte effetto negativo sulle entrate alle casse dello stato. Le misure di rilassamento fiscale proposte dal Governo dovrebbero entrare in vigore gradualmente a partire dal 2016.
Così, dall’anno prossimo, l’Iva dovrebbe scendere dal 24% al 20% e di altri 2 pp dal 2018. Sempre dall’anno prossimo anche l’Iva per i generi alimentari di base — carne, pesce, frutta e verdura — calerebbe dal 24 al 9%. Un’altra proposta interessa l’abolizione dell’imposta sulle costruzioni speciali.
D’altra parte, dal 2017 i contributi previdenziali diminuiranno sia per il dipendente, dal 10,5 al 7,5%, che per il datore di lavoro, dal 15,8 al 13,5%. Il Governo propone anche la riduzione della flat tax dal 16 al 14% dal 2019.
Altre modifiche interessano la riduzione delle accise ai carburanti e persino la loro eliminazione per il greggio di produzione interna e per prodotti tipo caffè, gioielli, auto dalla cilindrata superiore ai 3.000 mc, yacht, ma anche la crescita delle imposte per abitazioni e terreni.
Dopo 30 giorni, la bozza del Codice fiscale dovrebbe essere approvata dal governo e inviata al dibattito e all’adozione del Parlamento.