Finanziaria: il Governo rinvia crescita accisa gasolio
La prevista crescita delle accise sui carburanti di 7 eurocentesimi al litro, che in Governo di Bucarest intende applicare dal 2014, ha irritato i trasportatori e ha offerto al presidente Traian Basescu una nuova opportunità di puntare il dito contro il Governo.
Ştefan Stoica, 10.12.2013, 12:25
La prevista crescita delle accise sui carburanti di 7 eurocentesimi al litro, che in Governo di Bucarest intende applicare dal 2014, ha irritato i trasportatori e ha offerto al presidente Traian Basescu una nuova opportunità di puntare il dito contro il Governo.
Scesi in sciopero per protestare, i trasportatori sostengono, non senza argomenti, che la crescita dell’accisa porterà degli svantaggi rispetto alla concorrezna europea.
Da parte sua, il presidente Basescu percepisce l’accisa come un freno contro il rilancio economico, motivo sufficiente per opporsi, tramite tutte le vie costituzionali disponibili, alla Finanziaria recentemente adottata dal Parlamento.
Costretto dalla protesta dei trasportatori e dalla prospettiva indesiderata che la Finanziaria non sia promulgata, il gabinetto presieduto dal premier Victor Ponta prende in considerazione la variante di rinviare di tre mesi la crescita dell’accisa, ma solo per il gasolio.
“In Romania, il prezzo della benzina è il più basso dell’intera Unione Europea e, comunque, la crescita dell’accisa di 7 eurocentesimi non lede complessivamente l’economia. Abbiamo deciso di rinviare di tre mesi l’applicazione dell’accisa sul gasolio, affinchè l’effetto sui beni di consumo non sia immediato. Nessuno trasporta merci con mezzi che usano la benzina”, ha detto il premier.
Victor Ponta ha spiegato che la decisione di rinviare la crescita dell’accisa sul gasolio non sarà presa senza l’accordo dei creditori internazionali — il Fondo Monetario Internazionale e la Commissione Europea.
L’annuncio del Governo è una premessa per continuare il dialogo, ha detto, da parte sua, il capo dello stato Traian Basescu, il quale continua a ritenere che ci sono fonti alternative in grado di consenire il mantenimento del budget entro i limiti concordati con il Fondo Monetario Internazionale, il che significa un deficit del Pil stimato al 2,2%.
“Sicuramente, questa cosa non mi dà soddisfazione, però indica che possiamo costruire un dialogo d’ora in avanti. Io sono aperto a far vedere al Governo di avere le soluzioni per costruire la Finanziaria senza applicare questa accisa nè sulla benzina, nè sul gasolio, nè per tre mesi, nè per l’intero anno”, ha detto Traian Basescu.
Anche se ha parlato in un tono più conciliante, il presidente non si è scordato di fare di nuovo riferimento a quello che, a suo avviso, sta dietro la controversa accisa sui carburanti, precisamente l’intenzione del Governo Ponta di creare risorse elettorali.