Finanziaria 2025 senza nuove tasse
Il Governo romeno assicura che l'IVA non aumenterà.
Ştefan Stoica, 16.01.2025, 12:49
In ritardo a causa della formazione del governo, l’approvazione della Finanziaria per il corrente anno è la priorità numero uno. E non una Finanziaria qualsiasi, ma una costruita con cautela, senza spesa eccessiva che ha caratterizzato il precedente e che ha generato un deficit preoccupante, salito al 9% del PIL. Nel loro incontro dedicato al budget, il premier Marcel Ciolacu e il ministro delle Finanze, Tánczos Barna, hanno concluso che la Romania non può più permettersi di aumentare la spesa per beni e servizi.
L’obiettivo del deficit del 7% di quest’anno, assunto nei colloqui con la Commissione Europea, non può essere raggiunto, d’altro canto, senza congelare i fondi salariali e pensionistici e senza esercitare un’ulteriore pressione sull’Agenzia delle entrate affinché migliori la riscossione dell’IVA. Tuttavia, nel caso delle pensioni basse e medie, il Governo cercherà delle soluzioni per un aumento, promette Marcel Ciolacu. Tánczos Barna si è pronunciato per un rigoroso controllo delle spese, affinché la Romania rispetti gli impegni presi con i partner europei, e ha insistito sul fatto che, per quanto riguarda le entrate, dovrebbero essere incluse solo quelle realizzabili.
“Il piano fiscale di bilancio strutturale a medio termine assunto dalla Romania prevede il 7% quest’anno e una progressiva riduzione del deficit di bilancio fino al 3% nei prossimi sette anni. E questo impegno non va rispettato solo ora: quello che costruiamo oggi, quello che costruiamo per il 2025 deve avere un impatto anche per gli anni a venire, per non ridurre gli importi stanziati agli investimenti, bensì aumentarli costantemente. D’altra parte, non dobbiamo esagerare sul versante dei redditi irraggiungibili, e non dobbiamo finire nella situazione in cui la differenza sia coperta dai prestiti”, ha dichiarato Tánczos Barna.
In mezzo agli scenari che circolano nei media secondo cui le autorità aumenteranno alcune tasse, il premier e il ministro delle Finanze hanno assicurato che l’Imposta sul Valore Aggiunto rimarrà invariata.
“Non aumenteremo l’IVA. Perché non aumentiamo l’IVA? Rappresento un partito socialdemocratico. Innanzitutto, lo sforzo verrebbe trasferito ugualmente a tutti i romeni, indipendentemente dal reddito, il che comporterebbe una diminuzione del potere d’acquisto. Io non lo faccio e sono molto contento che anche il ministro dica la stessa cosa. In questo momento, i consumi diminuiranno e automaticamente, vedrete, raggiungeremo una diminuzione dell’inflazione”, ha detto Marcel Ciolacu.
L’ordinanza adottata dal nuovo governo PSD – PNL – UDMR a fine anno prevede la riduzione della spesa pubblica, l’eliminazione di alcune agevolazioni fiscali nei settori dell’informatica, dell’edilizia e dell’industria agroalimentare, nonché la riorganizzazione e l’accorpamento delle agenzie del Segretariato Generale del Governo. Un approccio simile interesserà anche l’apparato operativo dell’Esecutivo stesso, poiché la Romania ha bisogno di una riforma strutturale, ha aggiunto Marcel Ciolacu.