Finanziaria 2022: via libera dal Parlamento
A larga maggioranza e con pochi emendamenti, le bozze della finanziaria e della legge sulla previdenza sociale per il 2022 sono state adottate dal Parlamento di Bucarest. I politici vogliono che la finanziaria entri in vigore proprio all’inizio dell’anno, dopo che i dibattiti nella plenaria riunita si sono svolti in un ritmo accelerato e, in soli quattro giorni, i due atti normativi sono stati approvati dalle commissioni di specialità e dalla plenaria riunita. La legge di bilancio è stata elaborata su una crescita economica del 4,6%, un Prodotto Interno Lordo di circa 260 miliardi di euro, un’inflazione media annua del 6,5% e uno stipendio medio lordo di circa 1.200 euro al mese. Il budget della previdenza sociale è del 7,7% del PIL. La maggior parte dei budget stanziati alle principali istituzioni pubbliche è rimasta nella forma proposta dal Governo.
Più ministeri ricevono, l’anno prossimo, fondi supplementari consistenti. Tra questi, il Ministero dei Trasporti, per lo sviluppo dell’infrastruttura e il Ministero degli investimenti e dei progetti europei per lo svolgimento dei programmi previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il senatore socialdemocratico Radu Oprea ha affermato che investimenti si ritroveranno al Ministero dei Trasporti o a quello dell’Agricoltura, mentre per la stimolazione dell’ambiente d’affari sono stanziati 61 miliardi di lei (12,2 miliardi di euro), fondi che andranno al capitale romeno. Fondi in più riceve anche il Ministero del Lavoro, per coprire l’aumento, a inizio anno, delle pensioni, degli assegni familiari e delle indennità per disabili.
La deputata liberale Gabriela Horga è del parere che la pensione sia un diritto guadagnato, non una misura sociale. Abbiamo un debito nei confronti dei pensionati, perché sono stati cittadini produttivi, che hanno contribuito tramite una vita di lavoro e, lungo la loro vita, hanno pagato per le proprie pensioniˮ, ha affermato Gabriela Horga. Dal canto suo, la deputata dell’UDMR, Éva Csép, ha richiamato l’attenzione che c’è bisogno di diminuire la disoccupazione e che i posti di lavoro neo creati siano stabili e prevedibili. Dall’opposizione, il leader dei deputati dell’AUR (ultranazionalista), George Simion, è del parere che le pensioni debbano essere aumentate di una somma fissa, affinché siano eliminate le differenze significative.
Sebbene le bozze della finanziaria e della legge sulla previdenza sociale per il 2022 siano state adottate a maggioranza di voti, il vicepresidente dell’USR (all’opposizione), Dan Barna, ha annunciato che si rivolgerà alla Corte Costituzionale. Barna ha affermato che è una legge di bilancio in cui sono stati approvati gli emendamenti degli estremisti, però in cui non è stato accettato neanche un solo emendamento proposto dall’USR, una finanziaria che discrimina i romeni e sostiene solo quella maggioranza che ha votato per il PSD o per il PNL. La principale scontentezza dell’Unione Salvate Romania è che, tramite la legge di bilancio, non sono stati stanziati per l’anno prossimo i fondi necessari per le amministrazioni locali guidate da sindaci USR.
Leyla Cheamil, 24.12.2021, 13:09
A larga maggioranza e con pochi emendamenti, le bozze della finanziaria e della legge sulla previdenza sociale per il 2022 sono state adottate dal Parlamento di Bucarest. I politici vogliono che la finanziaria entri in vigore proprio all’inizio dell’anno, dopo che i dibattiti nella plenaria riunita si sono svolti in un ritmo accelerato e, in soli quattro giorni, i due atti normativi sono stati approvati dalle commissioni di specialità e dalla plenaria riunita. La legge di bilancio è stata elaborata su una crescita economica del 4,6%, un Prodotto Interno Lordo di circa 260 miliardi di euro, un’inflazione media annua del 6,5% e uno stipendio medio lordo di circa 1.200 euro al mese. Il budget della previdenza sociale è del 7,7% del PIL. La maggior parte dei budget stanziati alle principali istituzioni pubbliche è rimasta nella forma proposta dal Governo.
Più ministeri ricevono, l’anno prossimo, fondi supplementari consistenti. Tra questi, il Ministero dei Trasporti, per lo sviluppo dell’infrastruttura e il Ministero degli investimenti e dei progetti europei per lo svolgimento dei programmi previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il senatore socialdemocratico Radu Oprea ha affermato che investimenti si ritroveranno al Ministero dei Trasporti o a quello dell’Agricoltura, mentre per la stimolazione dell’ambiente d’affari sono stanziati 61 miliardi di lei (12,2 miliardi di euro), fondi che andranno al capitale romeno. Fondi in più riceve anche il Ministero del Lavoro, per coprire l’aumento, a inizio anno, delle pensioni, degli assegni familiari e delle indennità per disabili.
La deputata liberale Gabriela Horga è del parere che la pensione sia un diritto guadagnato, non una misura sociale. Abbiamo un debito nei confronti dei pensionati, perché sono stati cittadini produttivi, che hanno contribuito tramite una vita di lavoro e, lungo la loro vita, hanno pagato per le proprie pensioniˮ, ha affermato Gabriela Horga. Dal canto suo, la deputata dell’UDMR, Éva Csép, ha richiamato l’attenzione che c’è bisogno di diminuire la disoccupazione e che i posti di lavoro neo creati siano stabili e prevedibili. Dall’opposizione, il leader dei deputati dell’AUR (ultranazionalista), George Simion, è del parere che le pensioni debbano essere aumentate di una somma fissa, affinché siano eliminate le differenze significative.
Sebbene le bozze della finanziaria e della legge sulla previdenza sociale per il 2022 siano state adottate a maggioranza di voti, il vicepresidente dell’USR (all’opposizione), Dan Barna, ha annunciato che si rivolgerà alla Corte Costituzionale. Barna ha affermato che è una legge di bilancio in cui sono stati approvati gli emendamenti degli estremisti, però in cui non è stato accettato neanche un solo emendamento proposto dall’USR, una finanziaria che discrimina i romeni e sostiene solo quella maggioranza che ha votato per il PSD o per il PNL. La principale scontentezza dell’Unione Salvate Romania è che, tramite la legge di bilancio, non sono stati stanziati per l’anno prossimo i fondi necessari per le amministrazioni locali guidate da sindaci USR.