Finanziaria 2022: bozza in preparazione
La coalizione governativa PNL-PSD-UDMR promette che porterà a compimento la bozza della finanziaria per l’anno prossimo entro lunedì e che, entro il 23 dicembre, sarà votata dal Parlamento di Bucarest. I partner della coalizione hanno già avuto tre round di negoziati questa settimana e hanno in programma un altro venerdì, per colloqui sul budget dello stato per l’anno prossimo, l’applicazione del certificato verde, l’uso dei fondi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza oppure l’assegnazione delle cariche di prefetti e segretari di stato. Uno degli argomenti che hanno generato ampie discussioni è quello sulla cosiddetta tassa di solidarietà dell’1% sul fatturato, proposta dall’UDMR, che potrebbero pagare le grandi compagnie e che garantirebbe, secondo la stessa Unione, fondi al budget per investimenti nella salute e nell’istruzione.
La misura è disapprovata dal PNL e dall’ambiente d’affari. Il leader del PNL, Florin Cîţu, ha richiamato l’attenzione sul fatto che le grandi compagnie hanno pagato tasse in anticipo al budget dello stato nella primavera dell’anno scorso, quando l’economia era bloccata: “Nel periodo di crisi, nel 2020 e 2021, queste compagnie, che oggi vogliamo penalizzare tramite questa tassa, hanno pagato tasse in anticipo, ad aprile 2020, quando l’economia è stata chiusa, affinché ci fossero fondi al budget per pagare pensioni e stipendi. Secondo me, non è un atteggiamento normale da parte dello stato romeno penalizzare queste compagnie, non ho capito il perché e quale sarebbe la destinazione di questi fondi”.
Il premier Nicolae Ciucă ha dato assicurazioni che non ci sarà alcuna tassa aggiuntiva: “Tutto sarà in conformità agli impegni che ci siamo assunti nel programma di governo, quest’anno non sarà applicata questa tassa. Il programma di governo è stato approvato dal Parlamento e sarà applicato nella forma in cui è stato approvato”.
Dal canto suo, il leader del PSD, Marcel Ciolacu, che non ha escluso una simile tassa, ha dichiarato che la sua applicazione dipende dalla costruzione del bilancio: “Dobbiamo prima vedere le cifre del bilancio. Si è accennato a questo, però, nel programma di governo, abbiamo precisato chiaramente che si vedrà l’anno prossimo se si impone o meno la necessità di nuove tasse. Ad ogni modo, qualsiasi tassa stabilita dalla coalizione richiede 6 mesi fino all’entrata in vigore, secondo la legge. È possibile che non sia necessaria una tassa del genere”.
Discussioni tese nella coalizione governativa ci sono state anche per individuare le risorse che permettano l’aumento delle entrate alle casse dello stato, necessarie per aumentare le pensioni, gli assegni familiari e le indennità per i disabili dal 1° gennaio prossimo. Nel contesto, il capo dell’esecutivo ha precisato che saranno garantiti i fondi promessi nel programma di governo per l’aumento degli assegni familiari e delle pensioni. Nella prossima seduta, i partner della coalizione dovranno concordare anche sulla forma del certificato verde per i dipendenti. Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, è del parere che il documento debba essere d’obbligo solo nei periodi in cui l’incidenza dei casi di COVID-19 è maggiore.
Daniela Budu, 09.12.2021, 13:25
La coalizione governativa PNL-PSD-UDMR promette che porterà a compimento la bozza della finanziaria per l’anno prossimo entro lunedì e che, entro il 23 dicembre, sarà votata dal Parlamento di Bucarest. I partner della coalizione hanno già avuto tre round di negoziati questa settimana e hanno in programma un altro venerdì, per colloqui sul budget dello stato per l’anno prossimo, l’applicazione del certificato verde, l’uso dei fondi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza oppure l’assegnazione delle cariche di prefetti e segretari di stato. Uno degli argomenti che hanno generato ampie discussioni è quello sulla cosiddetta tassa di solidarietà dell’1% sul fatturato, proposta dall’UDMR, che potrebbero pagare le grandi compagnie e che garantirebbe, secondo la stessa Unione, fondi al budget per investimenti nella salute e nell’istruzione.
La misura è disapprovata dal PNL e dall’ambiente d’affari. Il leader del PNL, Florin Cîţu, ha richiamato l’attenzione sul fatto che le grandi compagnie hanno pagato tasse in anticipo al budget dello stato nella primavera dell’anno scorso, quando l’economia era bloccata: “Nel periodo di crisi, nel 2020 e 2021, queste compagnie, che oggi vogliamo penalizzare tramite questa tassa, hanno pagato tasse in anticipo, ad aprile 2020, quando l’economia è stata chiusa, affinché ci fossero fondi al budget per pagare pensioni e stipendi. Secondo me, non è un atteggiamento normale da parte dello stato romeno penalizzare queste compagnie, non ho capito il perché e quale sarebbe la destinazione di questi fondi”.
Il premier Nicolae Ciucă ha dato assicurazioni che non ci sarà alcuna tassa aggiuntiva: “Tutto sarà in conformità agli impegni che ci siamo assunti nel programma di governo, quest’anno non sarà applicata questa tassa. Il programma di governo è stato approvato dal Parlamento e sarà applicato nella forma in cui è stato approvato”.
Dal canto suo, il leader del PSD, Marcel Ciolacu, che non ha escluso una simile tassa, ha dichiarato che la sua applicazione dipende dalla costruzione del bilancio: “Dobbiamo prima vedere le cifre del bilancio. Si è accennato a questo, però, nel programma di governo, abbiamo precisato chiaramente che si vedrà l’anno prossimo se si impone o meno la necessità di nuove tasse. Ad ogni modo, qualsiasi tassa stabilita dalla coalizione richiede 6 mesi fino all’entrata in vigore, secondo la legge. È possibile che non sia necessaria una tassa del genere”.
Discussioni tese nella coalizione governativa ci sono state anche per individuare le risorse che permettano l’aumento delle entrate alle casse dello stato, necessarie per aumentare le pensioni, gli assegni familiari e le indennità per i disabili dal 1° gennaio prossimo. Nel contesto, il capo dell’esecutivo ha precisato che saranno garantiti i fondi promessi nel programma di governo per l’aumento degli assegni familiari e delle pensioni. Nella prossima seduta, i partner della coalizione dovranno concordare anche sulla forma del certificato verde per i dipendenti. Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, è del parere che il documento debba essere d’obbligo solo nei periodi in cui l’incidenza dei casi di COVID-19 è maggiore.