Finanziaria 2018 in Romania
Come anticipava la maggior parte dei commentatori, il presidente Klaus Iohannis ha promulgato, mercoledì, la finanziaria e la legge sul budget della previdenza sociale per il 2018. In modo altrettanto prevedibile, però, il capo dello stato ha ammonito che la Romania deve evitare la trappola di una crescita economica non sostenibile, basata principalmente sul consumo, sul deficit di bilancio e sullaccumulo di debito pubblico. Egli sottolinea che le priorità del Governo devono essere laumento del grado di raccolta delle tasse, attualmente tra i più bassi nellUnione Europea, e la realizzazione degli investimenti programmati. La costruzione del bilancio si basa – aggiunge il presidente – sullunificazione del sistema dei contributi trasferiti a carico del dipendente, ma anche sulla diminuzione dellimposta sul reddito al 10%. In tale contesto – richiama lattenzione il presidente – la coalizione PSD-ALDE al potere ha lobbligo di rispondere alle attese dei romeni, in modo da non influire negativamente sulla stabilità economica del paese e sul tenore di vita promesso ai cittadini.
Bogdan Matei, 04.01.2018, 13:09
La finanziaria promulgata è stata adottata dal Parlamento tre giorni prima di Natale. Le migliaia di emendamenti inoltrate dallopposizione di destra, PNL, USR, PMP, sono state quasi in totalità bocciate dalla maggioranza socialdemocratica e liberal-democratica, i cui rappresentanti si sono detti convinti che ne è risultato un budget equilibrato che rispetta gli obiettivi assunti nel programma di governo. Il premier socialdemocratico Mihai Tudose affermava, allora, di fronte ai senatori e ai deputati, che i settori prioritari saranno la Sanità, lIstruzione e linfrastruttura, i quali riceveranno più soldi rispetto agli anni passati e che i risultati dellapplicazione di questo bilancio non ritarderanno.
La costruzione del bilancio è basata su una crescita economica del 5,5%, uninflazione media annua del 3,1%, un tasso di cambio medio di 4,55 lei per un euro e uno stipendio medio netto mensile di 2.614 lei, pari a circa 600 euro. Il deficit di bilancio è stimato al 2,97% del PIL e sarebbe, quindi, inferiore al tetto del 3%. Il capo dellEsecutivo diceva inoltre che è il più generoso budget che abbia mai avuto la Romania postcomunista, negli ultimi quasi tre decenni. Riusciremo a fare un Paese migliore e ad offrire una vita migliore ai romeni – prometteva il premier nella seduta plenaria del Parlamento.
A prescindere dai giochi politici, le strategie economiche e sociali del Governo di Bucarest sono state contestate, in ugual misura, lo scorso autunno, da sindacati e padronati. I leader delle principali centrali sindacali sostengono che le modifiche legislative relative agli stipendi, entrate in vigore dal 1 gennaio, determineranno, infatti, una diminuzione dei redditi. Il deprezzamento della moneta nazionale, il leu, in rapporto alleuro, nonché laumento, negli ultimi mesi dellanno scorso, dei prezzi delle utilità, degli alimenti e dei servizi sono, secondo gli analisti, altrettanti argomenti che indicano che il prossimo periodo sarà pieno di incertezze economiche e tensioni sociali.