Finanziaria 2015: previsione di crescita del 2,5%
Costruita su una previsione di crescita del Pil della Romania del 2,5%, la Finanziaria 2015 riflette l’acceleramento delle riforme strutturali in settori strategici, affermano le autorità di Bucarest. Il Governo punterà persino su una crescita economica di oltre il 3%, ma il raggiungimento di questo obiettivo dipende anche delle evoluzioni su piano esterno. Lo ha precisato il consigliere del premier, Cristian Socol. Il bilancio sarà orientato anche nel 2015 verso gli investimenti e la creazione di posti di lavoro — le spese destinate agli investimenti sono maggiori del 24% (con 8,7 miliardi di lei, quasi 2 miliardi di euro) rispetto al 2014, e la costruzione del bilancio mostra rispetto per il settore privato attraverso l’aumento del cofinanziamento per l’assorbimento dei fondi europei, schemi di garanzie e aiuti statali, aggiunge Cristian Socol. Inoltre, offre maggiore sostegno ai produttori agricoli, concede facilità puntuali agli investimenti stranieri con valore aggiunto, sviluppa i parchi industriali e tecnologici in concomitanza con incentivi per l’insegnamento tecnico. Allo stesso tempo, si punta su un aumento del tasso di assorbimento dei fondi strutturali e di coesione fino all’80%.
Corina Cristea, 12.12.2014, 15:29
Costruita su una previsione di crescita del Pil della Romania del 2,5%, la Finanziaria 2015 riflette l’acceleramento delle riforme strutturali in settori strategici, affermano le autorità di Bucarest. Il Governo punterà persino su una crescita economica di oltre il 3%, ma il raggiungimento di questo obiettivo dipende anche delle evoluzioni su piano esterno. Lo ha precisato il consigliere del premier, Cristian Socol. Il bilancio sarà orientato anche nel 2015 verso gli investimenti e la creazione di posti di lavoro — le spese destinate agli investimenti sono maggiori del 24% (con 8,7 miliardi di lei, quasi 2 miliardi di euro) rispetto al 2014, e la costruzione del bilancio mostra rispetto per il settore privato attraverso l’aumento del cofinanziamento per l’assorbimento dei fondi europei, schemi di garanzie e aiuti statali, aggiunge Cristian Socol. Inoltre, offre maggiore sostegno ai produttori agricoli, concede facilità puntuali agli investimenti stranieri con valore aggiunto, sviluppa i parchi industriali e tecnologici in concomitanza con incentivi per l’insegnamento tecnico. Allo stesso tempo, si punta su un aumento del tasso di assorbimento dei fondi strutturali e di coesione fino all’80%.
Rispettando interamente gli impegni assunti dalla Romania nei confronti della Commissione Europea, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, il bilancio 2015 prende in calcolo un deficit dell’1,83% e un’inflazione del 2,2% e garantisce la sicurezza finanziaria della Romania grazie all’esistenza di fondi di riserva (i cosiddetti buffer) più che confortevoli, di 9,25 miliardi di euro, che coprirebbero per 6-7 mesi tutti gli obblighi finanziari che lo stato ha nei confronti dei cittadini, come i salari e le pensioni. Vengono cosi’ eliminati quasi interamente i rischi determinati dalla possibile ricomparsa della recessione nell’Eurolandia e dalle turbolenze sui mercati finanziari internazionali.
Lesigenza di continuare il processo di consolidamento fiscale – necessario per aumentare la sostenibilità delle finanze pubbliche e la credibilità delle riforme — è associata al rafforzamento della sicurezza sociale, fortemente deteriorata dalle misure di austerità adottate durante la crisi economica. Nel 2015 aumenterà notevolmente il salario minimo, aumenteranno i salari dei medici e degli insegnanti, le pensioni del 5% e verranno implementate misure di sostegno alle persone vulnerabili, come quelle che vivono in estrema povertà o con disabilità.
I maggiori budget sono previsti per i Ministeri del Lavoro, delle Finanze, dell’Agricoltura, dei Fondi Europei, dei Trasporti e dell’Economia, mentre i minori stanziamenti vanno ai Ministeri della Sanità, della Cultura, dell’Amministrazione e dell’Interno. Dall’opposizione, i liberali hano già annunciato di votare contro la bozza della Finanziaria 2015, motivando con il fatto che non viene precisata esplicitamente la fonte di copertura delle spese per gli investimenti.
(traduzione di Adina Vasile)