Finanziaria 2015: il pres. Iohannis firma decreto promulgazione
Un’ottima notizia per tutti i romeni! La reazione del premier socialdemocratico Victor Ponta ha, almeno apparentemente, l’aspetto di un sospiro di sollievo, dopo le numerose critiche nei suoi confronti legate alla finanziaria della Romania per il 2015. Gli era stato rimproverato, anche da Klaus Iohannis, il suo sfidante e vincitore delle presidenziali lo scorso novembre, che il Governo aveva ritardato per troppo tempo l’elaborazione di una bozza della finanziaria. Inoltre, non pochi erano coloro che volevano vedere come avrebbe gestito l’Esecutivo nella finanziaria dell’anno prossimo le tanto criticate elemosine elettorali” concesse durante lo scrutinio presidenziale, tra cui una serie di aumenti dei sussidi alle persone in difficoltà.
Roxana Vasile, 30.12.2014, 13:02
Elaborata solo a metà novembre, la finanziaria è stata adottata dalla plenaria del Parlamento il 21 dicembre. Solo un giorno dopo, è stata però contestata alla Corte Costituzionale dagli ex colleghi di partito dell’attuale presidente Klaus Iohannis. I liberali, ai quali si sono affiancati anche i democratico-liberali, tutti all’opposizione, hanno invocato tra i motivi la mancanza di una strategia fiscale e di bilancio e il fatto che la bozza doveva essere inviata al Parlamento entro il 15 novembre. Le critiche apportate a questa legge non possono essere considerate trasgressioni della Costituzione — ha spiegato il presidente della Corte, Augustin Zegrean.
Sulla sua pagina Facebook, il premier Victor Ponta ha scritto: Se qualcuno ha veramente capito perche il Partito Nazionale Liberale ha contestato la Finanziaria alla Corte Costituzionale della Romania, lo spieghi anche a me!”. E sempre lui ha aggiunto: la gente aspetta un cambiamento di noi TUTTI (non solo di alcuni) nel meglio, aspetta che lasciamo da parte lo scandalo e le sfide inutili”, facendo riferimento agli scontri quasi permanenti avuti da lui con l’ex presidente Traian Băsescu, ma anche agli esiti delle presidenziali interpretati come un segnale da parte dei romeni i quali vogliono per il loro Paese un altro tipo di vita politica, in cui il potere e l’opposizione siano partner di un dialogo costruttivo.
Prendendo atto della decisione della Corte Costituzionale, il presidente Klaus Iohannis ha firmato i decreti di promulgazione della Finanziaria e del Budget della previdenza sociale per il 2015, cosicché potranno entrare in vigore dal 1 gennaio.
Il Partito Socialdemocratico, il principale partito della coalizione governativa, sostiene che il futuro budget è volto a stimolare la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, ma anche a mantenere gli equilibri sociali. I socialdemocratici parlano di diminuzioni di tasse, aumenti salariali nell’Istruzione e nella Sanità o di cofinanziamenti di progetti realizzati con fondi europei.
I liberali continuano a sostenere che molte delle cifre e delle stime non sono realistiche e che l’attuale finanziaria dimostra la mancanza di visione in merito alle assi di sviluppo della Romania. Di conseguenza, aspettano di vedere come sarà rispettato lo schema di bilancio proposto, basato su un deficit dell’1,8% del PIL, su un’inflazione del 2,2% e su una crescita economica del 2,5%.
(traduzione di Gabriela Petre)