Finanziaria 2014: bozza al Governo
La bozza della Finanziaria e della previdenza per il 2014 arriverà mercoledì sul tavolo del Governo di Bucarest. Il documento è stato discusso con la missione congiunta del Fondo Monetario Internazionale, giunta a Bucarest per valutare il nuovo accordo di tipo preventivo.
România Internațional, 04.11.2013, 12:32
La bozza della Finanziaria e della previdenza per il 2014 arriverà mercoledì sul tavolo del Governo di Bucarest. Il documento è stato discusso con la missione congiunta del Fondo Monetario Internazionale, giunta a Bucarest per valutare il nuovo accordo di tipo preventivo.
Al momento sono poche le cifre ufficiali per la bozza della Finanziaria. Per l’anno prossimo, il Governo conta su una crescita economica del 2,2%, un tasso inflazionistico del 3% e un tasso di cambio del 4,45 lei per un euro. Il documento prevede inoltre crescite pensionistiche e salariali per i pubblici dipendenti con redditi bassi.
Il Governo contempla anche spese maggiori dell’1,3% per l’amministrazione pubblica e la riduzione del numero di disoccupati di 20.000 persone. Uno dei principali problemi che il Governo deve risolvere è la crescita delle entrate, soprattutto perchè, nei primi 9 mesi del 2013, il livello è stato inferiore alle stime, principalmente a causa della scarsa raccolta delle tasse e delle imposte.
Per coprire la differenza tra entrate e spese, il Governo contempla anche la possibilità di estendere la base di calcolo della tassazione. Il Governo mira anche a eliminare certe eccezioni dal pagamento dei contributi previste nel Codice fiscale, alcune ritenute ingiustificate.
Per ora, l’unica certezza è il mantenimento della flat tax all’attuale livello del 16%, ed è stata confermata dal premier Victor Ponta, in seguito alle speculazioni dei media su un eventuale aumento, il che aveva provocato tensioni in seno alla maggioranza governativa dell’Unione social-liberale.
“L’intesa politica molto chiara alla formazione dell’Unione social-liberale era quella di mantenere la flat tax al 16%”, ha detto il premier.
D’altra parte, il leader liberale Crin Antonescu ritiene l’accordo della Romania con il FMI un handicap per il Paese, il quale indica che Bucarest non può avere veramente una politica economica e di bilancio.
Dall’opposizione, i democratico-liberali accusano il Governo di mancanza di trasparenza nei negoziati con il FMI sulla Finanziaria per il 2014. La primo-vicepresidente democratico-liberale, Andreea Paul, spiega che il grande handicap della Romania non è il FMI, bensì l’Unione social-liberale che governa.
“Il Partito democratico-liberale considera che l’USL deve rinunciare completamente alla mania di tenere tutto in segreto. I romeni hanno il diritto di sapere cosa seguirà. Quando stai negoziando con il FMI dalla posizione in cui si trova oggi il Governo Ponta, ci aspettiamo a un unica soluzione: nuove tasse sui redditi dei romeni. Il Governo Ponta è fallito per due anni nel raggiungere la crescita economica. La Romania ha bisogno di un budget dello sviluppo, non del socialismo primitivo”, ha detto Andreea Paul.
Dettagli sulla bozza della Finanziaria per il 2014 sono attesi al termine della visita degli esperti del FMI e della CE a Bucarest.