Fiducia del Governo su Finanziaria 2020
Quasi un paio di settimane fa, il governo liberale di minoranza presieduto da Ludovic Orban poneva la fiducia su tre pacchetti di leggi. E’ uno strumento alla portata di mano del governo che consente emendamenti al ddl, ma non anche i dibattiti parlamentari. Tutte le forze politiche richiamavano allora l’attenzione che verrebbe creato un precedente pericoloso se il governo ricoresse, in prima per la democrazia postcomunista, ad una simile procedura anche per il bilancio dell’anno prossimo. Il governo liberale ha ignorato, però, il monito, e ha posto ieri la fiducia sulla bozza della Finanziaria per il 2020 e su quella della previdenza.
Ştefan Stoica, 24.12.2019, 12:36
Il premier Ludovic Orban ha invocato il tempo brevissimo, spiegando di aver scelto questa modalità in quanto altrimenti non sarebbe stata possibile l’adozione del bilancio entro la fine dell’anno. E’ una procedura legiferata dalla Costituzione e, a differenza dei decreti adottati con la procedura d’urgenza, ha degli aspetti che la rendono più democratica, ha aggiunto il premier, ricordando ai parlamentari che hanno a disposizione lo strumento della mozione di sfiducia, se vogliono bloccare la legge.
L’opposizione di sinistra non inoltrerà una sfiducia, però si è rivolta alla Corte Costituzionale per segnalare un possibile conflitto giuridico tra Governo e Parlamento sulla fiducia in questo caso. Il leader interinale dei socialdemocratici, Marcel Ciolacu, ha dichiarato che non esiste un precedente in Europa che un governo democratico venga con un bozza di bilancio senza dibattito in Parlamento. Anche se non riusciremo a fermare questo bilancio, di sicuro, se la decisione ci sarà favorevole, impediremo a qualcun altro in futuro di farlo, ha detto Ciolacu.
La Corte Costituzionale ha stabilito il 10 gennaio come scadenza per l’invio dei punti di vista del Governo e del Parlamento. Fondamentalmente, non si tratta di un bilancio qualsiasi, ha sottolineato il primo ministro, rilevando che la Romania deve dare un fermo segnale sulla correzione degli squilibri economici verificatisi finora. La Finanziaria si basa su una crescita economica del 4,1%, un tasso d’inflazione del 3,1% e un tasso di cambio medio di 4,75 lei per un euro. Costruiamo il bilancio in base a dati che consideriamo reali, somiglianti alle stime delle Commissione Europea e del FMI, ha precisato Ludovic Orban.
Il premier ha ricordato che il bilancio per il 2020 ha tenuto in considerazione leggi vigenti come quelle relative alle pensioni e la retribuzione, che richiedono fondi in più. In ugual misura, il governo si è prefisso di ridurre le spese di personale a favore degi investimenti, soprattutto per l’infrastruttura, in mancanza dei quali la Romania non riuscirà a raggiungere una crescita economica solida, ha detto ancora il premier. Proprio per questo motivo, il governo ha accettato alcuni emendamenti alla bozza della Finanziaria. La Romania – ha concluso Ludovic Orban – deve dare il segnale fermo di avviare la lotta contro gli squilibri economici e di riportare il deficit al 3% deciso con il Patto di bilancio europeo entro tre anni al massimo.