Europee: presentate candidature romene
Il 26 marzo è stato l’ultimo giorno per la presentazione delle candidature alle europee del 25 maggio. Le eventuali contestazioni dovranno essere risolte entro il 16 aprile. Prevedibilmente, tutti i partiti parlamentari romeni hanno inoltrato liste complete di aspiranti ai 32 seggi di eurodeputato spettanti alla Romania. L’alleanza Partito Socialdemocratico-Partito Conservatore-Unione Nazionale per il Progresso della Romania, al governo, e il suo partner, l’Unione Democratica Magiari di Romania, ma anche l’Opposizione liberale e quella democratico-liberale hanno mantenuto, in generale, i nomi che hanno risposto, durante l’attuale mandato, alle aspettative dei leader di partito. È, perciò, molto probabile che i socialdemocratici Corina Cretu e Catalin Ivan, le liberali Norica Nicolai e Adina Valean, il democratico-liberale Theodor Stolojan, e Iuliu Winkler, membro dell’Unione Democratica Magiari di Romania, si ritrovino anche nel futuro Legislativo comunitario.
Bogdan Matei, 27.03.2014, 15:19
Entrato, per la prima volta, nel Parlamento romeno nel 2012, il Partito del Popolo-Dan Diaconescu (populistico) apre la sua lista di candidati alle europee con il presidente-fondatore, lex star TV, Dan Diaconescu. Oltre a questi partiti, hanno inoltrato liste di candidati anche alcuni partiti extraparlamentari: della destra, l’ex numero uno del governo di coalizione della fine degli anni ’90, il Partito Nazionale Contadino Democristiano, e i neonati Movimento Popolare, Nuova Repubblica e Forza Civica — tutti vicini al presidente Traian Basescu-, e della sinistra — l’Alleanza Socialista, il Partito della Giustizia Sociale e i Verdi. Come indipendente ha inoltrato una lista di candidati anche l’Associazione Nazionale Agricoltori.
Nei primi anni 2000, il Partito Grande Romania (nazionalistico populista) era la seconda forza politica nel Paese. Attualmente, è un partito extraparlamentare, ma sembra essere rimasto un brand che desta ancora passioni. Impegnati, oggi, in un braccio di ferro, il suo fondatore, Corneliu Vadim Tudor, e l’ex sindaco della città di Cluj (nel nord-ovest), Gheorghe Funar, hanno inoltrato, sotto la stessa sigla, liste concorrenti. Quale di esse giungerà sulle schede elettorali spetta all’Ufficio Elettorale Centrale decidere. In lizza anche candidati indipendenti. Il più noto è l’ex campionessa mondiale di ginnastica Corina Ungureanu. Attore molto amato dal pubblico, ma politico controverso, l’ex ministro liberale della Cultura, Mircea Diaconu, si è iscritto sempre come indipendente, ma l’Agenzia Nazionale per l’Integrità ha ammonito che, in quanto viola la legge sull’incompatibilità, Diaconu non può più ricoprire una carica eleggibile fino al 2015.
Per la maggioranza di questi sfidanti, la corsa elettorale potrebbe risultare solo un esercizio. Stando ai sondaggi demoscopici, l’alleanza dominata dal Partito Socialdemocratico potrebbe aggiudicarsi la metà dei seggi, mentre laltra metà sarebbe divisa tra il Partito Nazional-liberale, il Partito Democratico-liberale, il Movimento Popolare e l’Unione Democratica Magiari di Romania. Nessuna delle altre liste di candidati raggiungerebbe la soglia elettorale del 5%.