Europee: la maggioranza di centro sinistra in testa
Il 25 maggio, 15 partiti e 8 indipendenti si contenderanno i 32 seggi spettanti alla Romania nel futuro Parlamento Europeo. Il più recente sondaggio demoscopico, condotto dal 12 al 14 maggio, indica al primo posto l’alleanza tra i socialdemoctratici, l’Unione nazionale per il progresso della Romania, che domina anche la maggioranza governativa, con il 41% dei consensi.
Ştefan Stoica, 19.05.2014, 12:37
Il 25 maggio, 15 partiti e 8 indipendenti si contenderanno i 32 seggi spettanti alla Romania nel futuro Parlamento Europeo. Il più recente sondaggio demoscopico, condotto dal 12 al 14 maggio, indica al primo posto l’alleanza tra i socialdemoctratici, l’Unione nazionale per il progresso della Romania, che domina anche la maggioranza governativa, con il 41% dei consensi.
Seguono i liberali con il 15%, i democratico-liberali, con il 12% e il filopresidenziale Movimento Popolare, con il 9%. L’Unione democratica magiari di Romania, che fa parte della coalizione governativa, otterrebbe il 6% dei consensi.
Uno studio dell’Istituto per le politiche pubbliche (ong) indica che la metà dei seggi spettanti alla Romania sarà aggiudicata dal gruppo dei socialisti, al quale sono affiliati i socialdemocratici di Bucarest. Ai Popolari andrebbero i democratico-liberali, l’Unione democratica magiari di Romania e, molto probabilmente, anche del Movimento Popolare, tutto sommato nove seggi.
L’Istituto nota che questa campagna elettorale non ha cambiato fondamentalmente le opzioni politiche degli elettori nè a livello europeo, nè in Romania. L’ong sostiene di aver tenuto in considerazione i più credibili sondaggi dei Paesi europei e il risultato stimato delle elezioni per il PE resta molto stretto tra i principali competitori: il 28% per i Popolari Europei e il 27% per i Socialisti.
A questo punto, l’Istituto ritiene inevitabile una componenza della Commissione Europea risultata dalla coabitazione dei principali due gruppi politici vincitori, cooptando anche l’ALDE, alla quale sono affiliati anche i liberali romeni. Si prevede una spartizione delle tre massime cariche — presidente della Commissione Europea, Presidente del Consiglio Europeo e Alto Rappresentante dell’UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza tra i socialisti e i popolari, in formato 2+1, a seconda delle percentuali ottenute alle elezioni.
Perdite rispetto all’attuale legislatura potrebbe registrare l’ALDE, il terzo gruppo nel PE al momento, ma anche i conservatori e i verdi, anticipa l’Istituto per le politiche pubbliche. Invece, i partiti appartenenti alle correnti euroscettica e radicale si sono mantenuti nei consensi dell’elettorato al livello precedente la campagna elettorale, precisa ancora lo studio dell’Istituto.