Eurobarometro: i romeni, tra i più ottimisti cittadini
Entrata a far parte dell’UE nel 2007, la Romania si ricoferma uno dei più ottimisti Paesi quando si tratta del futuro dei 28. Il più recente Eurobarometro indica che l’ottimismo del 62% dei romeni li piazza al sesto posto, dopo i danesi, gli estoni, i lituani, i maltesi e i polacchi.
Corina Cristea, 24.07.2013, 14:09
Entrata a far parte dell’UE nel 2007, la Romania si ricoferma uno dei più ottimisti Paesi quando si tratta del futuro dei 28. Il più recente Eurobarometro indica che l’ottimismo del 62% dei romeni li piazza al sesto posto, dopo i danesi, gli estoni, i lituani, i maltesi e i polacchi.
Al polo opposto, i più pessimisti sono giustamente i cittadini di Grecia, Cipro e Portogallo, che hanno avuto bisogno di piani internazionali di sostegno, accompagnati da misure di austerità.
Pubblicato dieci mesi prima delle elezioni per il Parlamento europeo, il sondaggio piazza la Romania al quarto posto nell’UE come crescita del livello di informazione sul modo in cui vengono eletti gli eurodeputati. Infatti, si verifica un aumento del 5% delle persone informate.
Inoltre, l’unione economica e monetaria è più popolare in Romania rispetto a Paesi dell’eurozona, come la Spagna, il Portogallo e il Cipro, ed è guardata molto meglio di quanto lo è nei Paesi non euro.
Il sondaggio indica inoltre che oltre due terzi degli europei ritengono che la loro voce non conta nell’Unione. Si tratta del più alto livello registrato dall’autunno del 2004, quando la domanda era stata rivolta per la prima volta agli intervistati.
La tendenza di crescita è apparsa dalla primavera del 2009, e l’opinione è largamente diffusa (89%) in Grecia e Cipro. Percentuali alte si ritrovano in Portogallo, Italia e Spagna, ma anche in Romania, indicata da questo punto di vista al 71%.
Il sondaggio rileva anche una crescita dell’euroscetticismo, espresso dal 60% dei cittadini comunitari. Allo stesso tempo, oltre la metà dei romeni dichiara di sentirsi cittadini dell’UE. Al polo opposto si piazzano la Bulgaria, il Cipro o la Grecia. Il sentimento è rafforzato in un certo qual modo anche dall’eurozona, dove il 64% degli intervistati dichiara di sentirsi cittadini comunitari, rispetto al 57% nei Paesi che non sono passati alla moneta unica.
La percezione della situazione economica nazionale resta stabile, però con poche risposte positive. I più importanti problemi che i romeni si dichiarano costretti ad affrontare in questo momento sono la situazione economica (44%), il caroprezzi (35%) e la disoccupazione (33%).
D’altra parte, la maggioranza degli europei considera che diritti come quelli alla libera circolazione sono i principali vantaggi della costruzione europea. Sei cittadini su dieci vogliono sapere di più sui propri diritti. Invece, meno della metà sanno in che cosa consistono questi diritti. (trad. Iuliana Anghel)