Esami in piena estate
Ogni anno, l’inizio dell’estate in Romania coincide con il periodo dei più importanti esami per centinaia di migliaia di alunni e studenti. Una settimana fa, gli alunni dell’ottava classe hanno affrontato le prove nazionali di valutazione, in base alle quali verranno ammessi al liceo. La ripartizione avviene in base ad un algoritmo. Stando al Ministero dell’Educazione, quest’anno il peso dei voti ottenuti a questi esami è aumentato dal 75 all’80%, mentre la pagella dalla quinta all’ottava classe conta solo al 20%.
Corina Cristea, 26.06.2017, 11:46
Ogni anno, l’inizio dell’estate in Romania coincide con il periodo dei più importanti esami per centinaia di migliaia di alunni e studenti. Una settimana fa, gli alunni dell’ottava classe hanno affrontato le prove nazionali di valutazione, in base alle quali verranno ammessi al liceo. La ripartizione avviene in base ad un algoritmo. Stando al Ministero dell’Educazione, quest’anno il peso dei voti ottenuti a questi esami è aumentato dal 75 all’80%, mentre la pagella dalla quinta all’ottava classe conta solo al 20%.
Ora tocca alla maturità: nella sessione giugno-luglio di quest’anno, più di 135.000 candidati partecipano alle prove scritte, cominciate con il test di lingua e letteratura romena. Domani si svolgerà anche quello di lingua e letteratura materna, mentre mercoledì quello obbligatorio del profilo. L’ultima prova scritta di questa sessione, scelta dai candidati in base al profilo e alla specializzazione, sarà sostenuta venerdì.
Le statistiche indicano che nell’anno scolastico e accademico 2016-2017 il numero totale degli alunni e degli studenti ha raggiunto circa 3,6 milioni, in calo di 45.000 rispetto al precedente anno. Inoltre, i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica indicano che, nel 2016, il numero dei diplomati e dei laureati è stato del 10% inferiore rispetto al 2015. Solo l’insegnamento professionale ha registrato una crescita degli alunni, anche se questo livello educativo ha la minore rappresentatività nel totale delle popolazione scolastica. Inoltre, il rapporto medio tra il numero degli alunni o studenti e quello degli insegnanti, è stato di un professore per 15 alunni o studenti. Nell’insegnamento accademico, le più ambite specializzazioni sono state quelle in affari, amministrazione e giurisprudenza, ma anche ingegneria, soprattutto edile.
D’altra parte, la scorsa settimana, i Ministeri dell’Educazione, degli Esteri e quello per i Romeni nel Mondo hanno approvato, tramite una disposizione congiunta, le metodologie che regolano le procedure di scolarizzazione per i romeni dell’intero mondo nell’insegnamento pubblico preuniversitario e accademico per l’anno 2017-2018. All’insegnamento preuniversitario sono stati stanziati 1800 posti, mentre a quello accademico spettano 3705 per i corsi di laurea e 2000 per master e studi residenziali. (traduzione di Iuliana Anghel)