EPPO: la Procura Europea diventa operativa
Sotto la direzione dell’ex capo della DNA di Romania, Laura Codruţa Kövesi, la Procura Europea diventa operativa dal 1° giugno. Si tratta di una nuova struttura incaricata a contrastare la frode nello spazio comunitario, con sede a Lussemburgo, e che svolgerà indagini e perseguimenti penali indipendentemente dalla Commissione e da altre istituzioni e organismi dell’UE, ma anche dagli stati membri. 22 Paesi comunitari partecipano a questa cooperazione consolidata, nella sua struttura attuale. È la prima procura sovranazionale che indaga ed eseguisce perseguimenti penali per reati di frode in materia di spese e redditi, frode sull’IVA (se sono coinvolti due o più stati membri e ci sono danni di almeno 10 milioni di euro), riciclaggio di denaro afferente ad attivi provenienti da atti di frode sul bilancio dell’UE, corruzione attiva o passiva, oppure dirottamento di fondi che intacca gli interessi finanziari dell’UE.
Corina Cristea, 31.05.2021, 11:57
Questa nuova struttura dell’Unione può inoltre eseguire indagini e perseguimenti penali in caso di partecipazione a un’organizzazione criminale — nel caso in cui il principale scopo delle sue attività sono i reati contro il bilancio dell’UE — oppure qualsiasi altra attività illegale che è “indissolubilmente legata” a un reato contro il bilancio dell’UE. Convinta che non ci sono Paesi puliti, senza corruzione, il capo della nuova Procura Europea ha dichiarato, in un’intervista all’agenzia spagnola EFE, di essere molto orgogliosa di svolgere il ruolo protagonista nel momento storico dell’inaugurazione di questa nuova istituzione europea ed ha ammonito sul rischio elevato di reati legati ai fondi europei di ripresa post-pandemia.
Creata per indagare reati che intaccano il bilancio dell’UE, la nuova Procura Europea è uno strumento per la protezione dei nostri interessi economici, motivo per cui deve essere forte ed efficace, è del parere il primo procuratore-capo europeo. Secondo le sue stime, la corruzione, il dirottamento di fondi e la frode nelle sue molteplici forme provocano al bilancio dell’UE perdite annue pari a circa 500 milioni di euro. Questa emorragia finanziaria si potrebbe aggravare nel contesto della pandemia, i cui effetti economici hanno determinato l’UE a creare, tramite prestiti presi dalla Commissione Europea, il fondo per la ripresa, dal quale gli stati membri possono ottenere sovvenzioni e crediti in base ai piani nazionali di ripresa e resilienza approvati dalla Commissione.
Per la sua missione di individuazione e indagine sui reati di corruzione, la nuova istituzione dispone di un budget annuale di quasi 45 milioni di euro. Abbiamo soldi per 140 procuratori, ha precisato Laura Kövesi, aggiungendo che c’è bisogno anche di 50 esperti e analisti finanziari, tenuto conto delle sfide che si affontano quando ”vengono effettuate indagini in 22 stati membri, con 22 codici penali e 22 procedure diverse. Cinque stati membri dell’UE, Polonia, Ungheria, Danimarca, Svezia e Irlanda non partecipano alla nuova Procura Europea per decisione politica, mentre Finlandia e Slovenia non hanno ancora designato i procuratori.