Epidemia di influenza in Romania
La Romania si confronta, ufficialmente, con un’epidemia di influenza, con centinaia di casi di contagio e decine di morti nelle ultime tre settimane. L’annuncio, fatto dalla ministra della Salute, Sorina Pintea, era prevedibile. Non esistono zone protette dalla circolazione del virus e neanche persone invulnerabili, nel contesto in cui tra le vittime si sono annoverate anche persone che non rientravano nelle categorie a rischio, né dal punto di vista dell’età, né degli antecedenti medici. L’annuncio della ministra è stato accompagnato dall’appello alla popolazione di non andare nel panico. Allo stesso tempo, Sorina Pintea ha dichiarato che non è attesa una diminuzione della circolazione del virus il mese prossimo ed ha ripetuto le raccomandazioni per la popolazione e per i medici: Si sollecita di restringere l’accesso dei visitatori in tutte le unità sanitarie soprattutto nei reparti a rischio; il completamento urgente delle riserve di antivirali necessari per il trattamento delle infezioni respiratorie acute; l’inizio della terapia antivirale subito dopo il ricovero in ospedale nel caso di tutto i pazienti che presentano sintomi simili all’influenza; l’introduzione delle cure profilattiche con antivirali per le persone che entrano in contatto con i pazienti ricoverati; la vaccinazione urgente del personale sanitario rimasto non vaccinato; il completamento delle riserve di equipaggiamenti di protezione e il loro uso adeguato; il completamento urgente delle riserve di antisettici e disinfettanti per garantire l’igiene rigorosa delle mani e delle superfici”.
Ştefan Stoica, 31.01.2019, 14:15
La Romania si confronta, ufficialmente, con un’epidemia di influenza, con centinaia di casi di contagio e decine di morti nelle ultime tre settimane. L’annuncio, fatto dalla ministra della Salute, Sorina Pintea, era prevedibile. Non esistono zone protette dalla circolazione del virus e neanche persone invulnerabili, nel contesto in cui tra le vittime si sono annoverate anche persone che non rientravano nelle categorie a rischio, né dal punto di vista dell’età, né degli antecedenti medici. L’annuncio della ministra è stato accompagnato dall’appello alla popolazione di non andare nel panico. Allo stesso tempo, Sorina Pintea ha dichiarato che non è attesa una diminuzione della circolazione del virus il mese prossimo ed ha ripetuto le raccomandazioni per la popolazione e per i medici: Si sollecita di restringere l’accesso dei visitatori in tutte le unità sanitarie soprattutto nei reparti a rischio; il completamento urgente delle riserve di antivirali necessari per il trattamento delle infezioni respiratorie acute; l’inizio della terapia antivirale subito dopo il ricovero in ospedale nel caso di tutto i pazienti che presentano sintomi simili all’influenza; l’introduzione delle cure profilattiche con antivirali per le persone che entrano in contatto con i pazienti ricoverati; la vaccinazione urgente del personale sanitario rimasto non vaccinato; il completamento delle riserve di equipaggiamenti di protezione e il loro uso adeguato; il completamento urgente delle riserve di antisettici e disinfettanti per garantire l’igiene rigorosa delle mani e delle superfici”.
La vaccinazione continua ad essere la soluzione necessaria per prevenire il contagio. Il ministero della Salute ha ordinato 30.000 vaccini in più per la popolazione a rischio e giovedì è iniziata la distribuzione delle dosi nel Paese, alle direzioni di sanità pubblica che le hanno sollecitate. Delle dosi acquistate inizialmente, 1,3 milioni, circa 12.000 non sono state ancora utilizzate. La popolazione è chiamata a rispettare le regole imposte in situazioni del genere. Sorina Pintea: “… consultare il medico di famiglia per sintomi che suggeriscono l’esistenza dell’influenza e che può raccomandare il ricovero in ospedale, l’isolamento volontario a casa dei malati che presentano sintomi simili all’influenza, rispettare le regole di protezione per quanto riguarda la tosse e il starnuto, ma anche l’igiene delle mani, indossare equipaggiamento di protezione adeguato e andare avanti con la vaccinazione antiinfluenzale”.
L’evoluzione del numero dei contagi è influenzata se vengono evitati gli spazi affollati, hanno ribadito le autorità, fiduciose che la prossima vacanza di una settimana degli alunni possa frenare la diffusione della malattia. La condizione è che in questo periodo i bambini evitino le collettività. Comunque, gli ispettorati scolastici possono prendere la decisione di sospendere le lezioni, per alcune classi o per tutta la scuola, laddove si nota un aumento del 20% del numero di casi di influenza.