Energia: Consiglio Ue-Usa a Bruxelles
Gli Stati Uniti sostengono gli sforzi dell’Ue di ridurre la sua dipendenza dal gas russo attraverso la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e delle rotte di trasporto. Lo ha dichiarato, ieri, a Bruxelles, il segretario di stato americano, John Kerry. Stando al corrispondente di Radio Romania, nell’ambito di un Consiglio Ue-Usa, John Kerry ha affermato che occorre un piano di riforma dei settori energetici nell’Ue e negli Usa. “Assistiamo ad una forte crescita del consumo di energia da parte dei consumatori domestici e abbiamo tanto da fare per l’efficienza energetica e per lo sviluppo di energie non inquinanti”, ha affermato Kerry.
Valentin Țigău, 04.12.2014, 13:53
John Kerry si è congratulato con l’Ue per l’accordo raggiunto sulle forniture di gas russi all’Europa, via Ucraina. La riunione di Bruxelles si è tenuta ad un giorno dopo l’annuncio della Federazione Russa di rinunciare al piano di costruire il gasdotto South Stream a causa dell’ostruzionismo dell’Ue. Il maxi gasdotto da 40 miliardi di euro avrebbe dovuto portare gas russo in Europa aggirando l’Ucraina dopo che le dispute tra Mosca e Kiev sul prezzo del gas hanno intaccato le forniture di gas all’Europa. L’UE compra annualmente 300 miliardi di metri cubi di gas, di cui 125 miliardi dalla compagnia russa Gazprom. La decisione annunciata dal presidente Putin è sorprendente, in quanto è stato lui stesso a promuovere intensamente il gasdotto South Stream, per 7 anni dal suo lancio, e a investire nel progetto moltissimo capitale politico.
Gli americani e gli europei hanno dichiarato però dopo la riunione di Bruxelles che, partendo dal caso dell’Ucraina, l’energia non va usata come arma politica. Si stima che, dopo il fallimento dei progetti Nabucco e South Stream, la costruzione di un corridoio di trasporto dei gas naturali tra Grecia, Bulgaria, Romania ed Europa Centrale e Sud-orientale resterà molto importante. La Romania non rischia, a medio termine, di essere colpita dalla crisi del gas, in quanto detiene sufficienti riserve di oltre 100 miliardi di metri cubi, inclusivamente nel Mar Nero. D’altra parte, la liberalizzazione dei prezzi del gas acquistato per la produzione di energia termica fornita alla popolazione è stata rinviata al 30 giugno del 2021, in seguito alla decisione presa giovedi’ dalla plenaria della Camera dei Deputati, che ha il potere decisionale. Con ciò si è desiderato proteggere la popolazione in seguito ai segnali ricevuti da tutti i produttori di energia termica sull’aumento dei prezzi dei gas naturali, a partire dall’inizio dell’anno prossimo.
(traduzione di Adina Vasile)