Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

Embargo parziale al petrolio russo

Dall’inizio dell’invasione militare russa in Ucraina, il 24 febbraio scorso, gli stati occidentali hanno imposto, in risposta, una serie di sanzioni economiche e misure diplomatiche a Mosca. Le sanzioni sono volte a controbilanciare, in modo efficace, il proseguimento dell’aggressione contro lo stato confinante. Riuniti, lunedì e martedì, al vertice di Bruxelles, i leader dell’Unione Europea hanno concordato, dopo più ore di colloqui, di bloccare progressivamente le importazioni di petrolio dalla Russia. Il compromesso negoziato fino all’ultimo momento al vertice di Bruxelles vieta, per il momento, le forniture di greggio sul mare, ma non quelle attraverso oleodotti, in seguito all’opposizione dell’Ungheria. La misura fa parte del sesto pacchetto di sanzioni europee applicate dall’inizio della crisi russo-ucraina.



Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha affermato che questa diminuzione, che sarà applicata entro la fine dell’anno, copre subito più di due terzi delle importazioni di petrolio dalla Russia, tagliando un’enorme fonte di finanziamento per la sua macchina da guerra” e mettendo una pressione massimaˮ su Mosca, affinché cessi la guerra. Le importazioni attraverso l’oleodotto dell’Amicizia, che alimenta anche l’Ungheria, saranno esentate, in una prima tappa, il che ha permesso a Budapest di rinunciare al diritto di veto che bloccava, da qualche settimana, l’applicazione del sesto pacchetto di sanzioni dell’UE contro la Russia. Il 65% del consumo interno dell’Ungheria, che non ha uscita al mare, dipende dal petrolio trasportato tramite l’oleodotto dell’Amicizia.



Secondo il Palazzo dell’Eliseo, l’embargo graduale imposto dall’UE si limiterà, inizialmente, al petrolio trasportato per via marittima, il che vuol dire due terzi degli acquisti europei di petrolio russo. Seguiranno negoziati, quanto prima, per porre fine alle altre importazioni di greggio dalla Russia. Presente al vertice di Bruxelles, il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato che Bucarest sostiene il nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca.



D’altra parte, i leader dell’Unione Europea hanno concordato di eliminare dal sistema SWIFT tre banche russe, tra cui la maggiore banca, Sberbank, e di vietare altre tre società pubbliche russe di radiodiffusione. Finora, sette banche russe sono state private dell’accesso al sistema Swift, una piattaforma sicura che permette operazioni estremamente importante, come gli ordini di trasferimento di fondi tra le banche. È stato inoltre approvato un pacchetto di assistenza macro-finanziaria per un valore di nove miliardi di euro. Questi soldi permetteranno al governo di Kiev di coprire il fabbisogno immediato di contanti, per rendere funzionale l’economia. Le autorità ucraine hanno stimato le necessità a cinque miliardi di dollari al mese. Il finanziamento europeo sarà sotto forma di prestiti a lungo termine, a interessi sovvenzionati.

Embargo parziale al petrolio russo
Embargo parziale al petrolio russo

, 31.05.2022, 13:52

Dall’inizio dell’invasione militare russa in Ucraina, il 24 febbraio scorso, gli stati occidentali hanno imposto, in risposta, una serie di sanzioni economiche e misure diplomatiche a Mosca. Le sanzioni sono volte a controbilanciare, in modo efficace, il proseguimento dell’aggressione contro lo stato confinante. Riuniti, lunedì e martedì, al vertice di Bruxelles, i leader dell’Unione Europea hanno concordato, dopo più ore di colloqui, di bloccare progressivamente le importazioni di petrolio dalla Russia. Il compromesso negoziato fino all’ultimo momento al vertice di Bruxelles vieta, per il momento, le forniture di greggio sul mare, ma non quelle attraverso oleodotti, in seguito all’opposizione dell’Ungheria. La misura fa parte del sesto pacchetto di sanzioni europee applicate dall’inizio della crisi russo-ucraina.



Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha affermato che questa diminuzione, che sarà applicata entro la fine dell’anno, copre subito più di due terzi delle importazioni di petrolio dalla Russia, tagliando un’enorme fonte di finanziamento per la sua macchina da guerra” e mettendo una pressione massimaˮ su Mosca, affinché cessi la guerra. Le importazioni attraverso l’oleodotto dell’Amicizia, che alimenta anche l’Ungheria, saranno esentate, in una prima tappa, il che ha permesso a Budapest di rinunciare al diritto di veto che bloccava, da qualche settimana, l’applicazione del sesto pacchetto di sanzioni dell’UE contro la Russia. Il 65% del consumo interno dell’Ungheria, che non ha uscita al mare, dipende dal petrolio trasportato tramite l’oleodotto dell’Amicizia.



Secondo il Palazzo dell’Eliseo, l’embargo graduale imposto dall’UE si limiterà, inizialmente, al petrolio trasportato per via marittima, il che vuol dire due terzi degli acquisti europei di petrolio russo. Seguiranno negoziati, quanto prima, per porre fine alle altre importazioni di greggio dalla Russia. Presente al vertice di Bruxelles, il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato che Bucarest sostiene il nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca.



D’altra parte, i leader dell’Unione Europea hanno concordato di eliminare dal sistema SWIFT tre banche russe, tra cui la maggiore banca, Sberbank, e di vietare altre tre società pubbliche russe di radiodiffusione. Finora, sette banche russe sono state private dell’accesso al sistema Swift, una piattaforma sicura che permette operazioni estremamente importante, come gli ordini di trasferimento di fondi tra le banche. È stato inoltre approvato un pacchetto di assistenza macro-finanziaria per un valore di nove miliardi di euro. Questi soldi permetteranno al governo di Kiev di coprire il fabbisogno immediato di contanti, per rendere funzionale l’economia. Le autorità ucraine hanno stimato le necessità a cinque miliardi di dollari al mese. Il finanziamento europeo sarà sotto forma di prestiti a lungo termine, a interessi sovvenzionati.

Il Governo presieduto da Marcel Ciolacu ha prestato giuramento. (Foto: presidency.ro)
In primo piano martedì, 24 Dicembre 2024

Nuovo Governo in Romania

Il nuovo Esecutivo romeno, guidato dal socialdemocratico Marcel Ciolacu, ha prestato giuramento lunedì sera davanti al presidente Klaus Iohannis. È...

Nuovo Governo in Romania
Timişoara, 35 anni fa ((foto: Constantin Duma/Radio Timișoara))
In primo piano lunedì, 23 Dicembre 2024

35/o anniversario della Rivoluzione anticomunista

Sono trascorsi 35 anni da quando Timişoara diventava la prima città libera dal comunismo in Romania, un momento che scatenò l’ondata di...

35/o anniversario della Rivoluzione anticomunista
Foto: PIX1861 / pixabay.com
In primo piano venerdì, 20 Dicembre 2024

Effetti economici dell’instabilità politica

In Romania, lo stallo degli ultimi giorni legato alla costituzione di una maggioranza parlamentare per proporre un primo ministro e, quindi,...

Effetti economici dell’instabilità politica
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, e il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa (Foto: presidency.ro)
In primo piano giovedì, 19 Dicembre 2024

L’UE e l’esposizione alla disinformazione

Presente a Bruxelles, al Vertice UE-Balcani occidentali e al Consiglio Europeo, il capo dello stato Klaus Iohannis ha dichiarato che la Romania ha...

L’UE e l’esposizione alla disinformazione
In primo piano mercoledì, 18 Dicembre 2024

Un nuovo Codice Forestale

Il nuovo Codice Forestale, milestone del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stato adottato dalla Camera dei Deputati di Bucarest, come...

Un nuovo Codice Forestale
In primo piano martedì, 17 Dicembre 2024

Russia, preoccupazioni e sanzioni

Quattro senatori americani, repubblicani e democratici, condannano l’ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali in Romania ed...

Russia, preoccupazioni e sanzioni
In primo piano lunedì, 16 Dicembre 2024

Timisoara, 35 anni fa

Instaurata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, dalle truppe sovietiche occupanti, la dittatura comunista di Bucarest sembrava incrollabile. Nel...

Timisoara, 35 anni fa
In primo piano venerdì, 13 Dicembre 2024

Romania entra a pieno titolo nell’Area Schengen

Dopo anni di attesa, la Romania e la Bulgaria diventano membri a pieno titolo dell’Area Schengen. Il Consiglio Giustizia e Affari Interni ha...

Romania entra a pieno titolo nell’Area Schengen

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company