Elezioni e referendum in Romania
Quasi 19 milioni di elettori sono attesi, domenica, alle urne per designare i 33 rappresentanti della Romania nel Parlamento Europeo, ma anche per votare al referendum nazionale consultivo indetto dal presidente Klaus Iohannis su temi connessi alla giustizia. Gli elettori riceveranno tre schede elettorali — una per le europee e due per le due domande del referendum. I romeni che hanno compiuto i 18 anni sono chiamati a decidere scegliendo tra Sì” e No” in merito alle seguenti domande: 1. Siete d’accordo con il divieto dell’amnistia e della concessione della grazia per i reati di corruzione? 2. Siete d’accordo con il divieto dell’adozione da parte del Governo delle ordinanze d’urgenza per quanto riguarda i reati, le pene e l’organizzazione giudiziaria e con l’ampliamento del diritto a contestare le ordinanze direttamente alla Corte Costituzionale?
L’affluenza alle urne sarà segnata su liste elettorali diverse per i due tipi di scrutinio. Secondo la legge, il referendum è valido se vi partecipa almeno il 30% delle persone iscritte sulle liste elettorali permanenti. Inoltre, il risultato del referendum è validato se le opzioni validamente espresse rappresentano almeno il 25% delle persone iscritte sulle liste elettorali permanenti. Sono in lizza per un posto nel Parlamento Europeo 13 partiti politici — PSD, Alleanza 2020 USR PLUS, Partito Pro Romania, UDMR, PNL, ALDE, Partito PRODEMO, PMP, Partito Socialista Romeno, Partito Socialdemocratico Indipendente, Partito Romania Unita, UNPR e Blocco dell’Unità Nazionale. Ci sono anche tre candidati indipendenti – Gregoriana-Carmen Tudoran, George Nicolae Simion e Peter Costea.
Saranno allestiti 18.730 seggi elettorali in Romania, mentre i cittadini romeni all’estero potranno votare in 441 seggi. Per i seggi fondati oltreconfine, il Ministero degli Affari Esteri ha mandato 4.000.500 schede elettorali, 1.333.500 schede per l’elezione dei candidati della Romania al Parlamento Europeo e per ciascuna delle domande del referendum. Gli elettori che nel giorno delle elezioni si trovano nella località di domicilio o residenza votano nei seggi elettorali di appartenenza. Coloro che, nel giorno delle elezioni si trovano in un’altra località rispetto a quella di domicilio possono esercitare il proprio diritto di voto presso qualsiasi seggio elettorale e saranno iscritti sulla lista elettorale supplementare. Possono votare alle europee anche i cittadini UE che si sono iscritti sulle liste speciali.
Corina Cristea, 24.05.2019, 14:20