Elezioni amministrative 2016 in Romania
Domenica, i romeni sono attesi alle urne alle amministrative. Oltre 250 mila candidati si contendono gli incarichi di sindaco e consigliere locale in quasi 3.200 città e comuni e di membri dei 41 consigli provinciali. Potranno esprimere la loro opzione elettorale i cittadini romeni che hanno compiuto i 18 ani, inclusivamente nel giorno della votazione. Questi possono votare, in base ad un documento didentità valido, solo nella località di domiclio o di residenza. Per i cittadini degli altri stati membri Ue, legalmente stabiliti in Romania, sono state redatte le cosiddette liste elettorali complementari, affinchè anche loro possano eleggere i sindaci delle località di domicilio. A differenza, invece, dalle elezioni politiche o presidenziali, quando vengono allestiti seggi elettorali presso le ambasciate e i consolati della Romania, le amministrative permettono ai cittadini romeni stabiliti allestero di esprimere le loro opzioni solo se tornano nelle località romene in cui hanno il domicilio o la residenza.
Bogdan Matei, 03.06.2016, 18:02
È per la settima volta che, dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, i romeni eleggono i sindaci e i consiglieri locali e provinciali, e questo scrutinio porta alcune novità. I seggi elettorali avranno a disposizione un sistema informatico volto a monitorare la presenza alle urne e, inoltre, a prevenire il voto illegale. Un operatore informatico scansionerà il codice numerico personale del documento didentità dellelettore su un tablet su cu è insallato un programma, creato apposta per le elezioni, con laiuto del quale sarà bloccato qualsiasi tentativo di voto multiplo, il voto a nome delle persone decedute o di quelli che hanno perso il diritto di voto. Tutti questi rappresentano reati puniti con la reclusione o la multa.
Sempre per la prima volta, il voto per lelezione dei sindaci si svolgerà in un unico turno. Vincerà il candidato che otterrà il maggior numero di voti, anche se ciò significherebbe, ad esempio, meno di un terzo del quasi 40% degli elettori, quanti hanno partecipato, in media, alle ultime amministrative. La misura, adottata dal Parlamento nella legge elettorale e sancita dalla Corte Costituzionale, che ha bocciato tutte le contestazioni su questo tema, è stata veementemente criticata dalla società civile e dalla stampa, la quale afferma che, a causa di un numero non significativo di suffragi, i futuri sindaci saranno privi di legittimità. Gli analisti affermano, tuttavia, che lo scrutinio di domenica, 5 giugno, può risanare unamministrazione locale gravemente screditata da numerosi scandali di corruzione. Solo lanno scorso, sono stati rinviati a giudizio 14 sindaci di municipi, nove presidenti di consigli provinciali e un prefetto. Drammatica la situazione a Bucarest, dove sono stati fermati dai procuratori anticorruzione il sindaco generale e quattro dei sei sindaci di rione eletti quattro anni fa. (traduzione di Adina Vasile)