Effetti economici dell’instabilità politica
L'impasse sulla scena politica romena genera importanti problemi economici.
Roxana Vasile, 20.12.2024, 11:25
In Romania, lo stallo degli ultimi giorni legato alla costituzione di una maggioranza parlamentare per proporre un primo ministro e, quindi, l’impossibilità di formare un nuovo governo è fortemente sentita in termini economici. Giovedì la Borsa Valori di Bucarest ha chiuso in rosso. L’indice BET, che comprende le 20 società più quotate, si è deprezzato del 2%, mentre il BET-Plus, che mostra l’evoluzione dei 43 titoli più liquidi, è diminuito dell’1,97%. Hanno chiuso in calo anche l’indice di riferimento per il rendimento dei fondi di investimento, o quello che misura l’evoluzione delle 10 società del settore energetico e dei servizi di pubblica utilità.
Invocando l’incertezza politica in Romania, l’agenzia di rating Fitch ha declassato nei giorni scorsi l’outlook del paese da stabile a negativo, il che significa che un altro downgrade è possibile. Ciò si traduce nel rincaro dei prestiti internazionali della Romania, che fa discutere gli economisti sulla necessità che Bucarest ricorra, possibilmente, all’espertise del Fondo Monetario Internazionale, noto per le sue politiche di austerità. I deficit di bilancio e delle partite correnti sono molto elevati, l’inflazione continua a gravare finanziariamente sulle persone, la crescita economica sta attraversando un rallentamento significativo, mentre il debito pubblico ha superato il 50% del prodotto interno lordo e continua a crescere.
Se l’instabilità politica continua, è possibile che l’economia si trovi ad affrontare anche altri problemi, ammonisce il professor Mircea Coșea, il quale ritiene che i fattori decisionali politici stiano praticamente sabotando la propria economia.
ʺQual è l’effetto immediato? Il calo della Borsa. La Borsa è il termometro più importante della temperatura economica. È una perdita di 1 miliardo e qualcosa in più di euro in pochi minuti. Potrebbero esserci effetti nel campo del tasso di cambio del leu, la moneta nazionale potrebbe avere dei problemi. In questo caso, la Banca Centrale farà degli sforzi, come ha sempre fatto, di mantenere il leu, ma non a tempo indeterminato. E’ molto complicato. Durante questo periodo di instabilità politica, avremo una stagnazione dell’interesse degli investitori a venire in Romania e un congelamento dei progetti degli investitori stranieri. E da parte dell’Unione Europea avremo un monitoraggio molto più severo di ciò che accade in campo fiscale e di bilancio, considerando che abbiamo firmato con l’Unione Europea un programma fiscale di correzione del deficit per 7 anni. In un contesto in cui abbiamo grandi ritardi con il PNRR, poiché questo PNRR non è a lungo termine, resta ancora un anno e mezzo per la sua applicazione, in queste condizioni è possibile che il prelievo di denaro dal PNRR avvenga con alcune difficoltà”, spiega Mircea Coșea.
In altre parole – dice Mircea Coșea – un paese che non è stabile è un paese imprevedibile. E l’imprevedibilità è la difficoltà più grande che un piano d’affari possa incontrare, anche a livello nazionale.