Economia: Romania, preparativi per una nuova manovra finanziaria
Il Governo di Bucarest ha preparato una nuova manovra finanziaria, la terza quest’anno, fortemente influenzata dal contesto pandemico. La manovra è necessaria, ha spiegato il ministro delle Finanze, Florin Cîțu, affinché la salute, l’assistenza sociale e l’istruzione dispongano dei fondi necessari per il funzionamento fino alla fine dell’anno. Saranno inoltre stanziati fondi per sostenere gli investimenti e al Ministero dell’Agricoltura, per risarcimenti ai farmer le cui colture sono state colpite dalla siccità. Le cifre prese in considerazione sono un deficit in aumento — pari al 9,1% del PIL — sullo sfondo dell’andamento negativo dell’economia a causa della crisi sanitaria prolungata.
Corina Cristea, 19.11.2020, 12:50
Il Governo di Bucarest ha preparato una nuova manovra finanziaria, la terza quest’anno, fortemente influenzata dal contesto pandemico. La manovra è necessaria, ha spiegato il ministro delle Finanze, Florin Cîțu, affinché la salute, l’assistenza sociale e l’istruzione dispongano dei fondi necessari per il funzionamento fino alla fine dell’anno. Saranno inoltre stanziati fondi per sostenere gli investimenti e al Ministero dell’Agricoltura, per risarcimenti ai farmer le cui colture sono state colpite dalla siccità. Le cifre prese in considerazione sono un deficit in aumento — pari al 9,1% del PIL — sullo sfondo dell’andamento negativo dell’economia a causa della crisi sanitaria prolungata.
Invece di una crescita economica del 4,2%, come previsto nel bilancio all’inizio dell’anno, la Romania si confronta adesso con una contrazione più o meno dello stesso valore. Questo calo di circa l’8%, che si ritrova anche nel deficit, è determinato dal calo dei redditi e dalla riprogrammazione dei debiti che le compagnie hanno accumulato da marzo a ottobre, ha spiegato il ministro Cîţu. Ha inoltre aggiunto che, in occasione di questa manovra, sarà aumentato il budget della previdenza sociale, al fine di coprire l’aumento delle pensioni e il finanziamento delle misure di sostegno alle compagnie, nel contesto della pandemia.
Gli annunci fatti dal ministro Florin Cîţu sono completati dalla Commissione Nazionale di Strategia e Previsione, che ha rivisto al ribasso le stime sull’evoluzione dell’economia: un calo del PIL del 4,2% quest’anno e un’inflazione che sfiorerà, alla fine dell’anno, il 2,2%. A Bruxelles, nelle previsioni autunnali, la Commissione Europea stima che il deficit della Romania supererà il 10% del PIL nel 2020 e continuerà ad aumentare nei prossimi anni. L’esecutivo comunitario ha chiesto un’analisi attenta della situazione economica della Romania, come sollecitato anche nel caso di altri 11 stati membri in cui ha notato squilibri macroeconomici significativi.
La Commissione è del parere che il deterioramento delle prospettive economiche e l’applicazione di misure di emergenza destinate al contrasto della pandemia e delle sue conseguenze economiche spiegano solo parzialmente l’aumento del deficit previsto in Romania. Secondo le autorità di Bruxelles, elementi importanti della situazione fiscale che erano già presenti prima della diffusione della pandemia non sono stati modificati quest’anno. Si tratta degli aumenti significativi delle pensioni e degli assegni famigliari, senza che ci sia un reale supporto finanziario per farlo, della diminuzione delle tasse indirette e dei contributi sociali per alcune categorie di dipendenti.
L’esecutivo comunitario deplora che i tentativi del governo di contenere l’impatto di alcune di queste misure siano stati bloccati dal Parlamento. La Commissione ricorda che, a cominciare dall’aprile 2020, la Romania è oggetto di una procedura di infrazione per deficit eccessivo, dopo che nel 2019 ha superato il deficit massimo ammesso. Tuttavia, la CE considera che, tenuto conto del grado elevato d’incertezza che persiste nel contesto della pandemia di coronavirus, al momento non va presa alcuna decisione in merito all’applicazione di misure supplementari nell’ambito della procedura.