Economia: Romania, misure per superare la crisi
La principale preoccupazione del Governo, dopo la salute della popolazione, è di riavviare l’economia ed evitare una recessione prolungata, come avvenuto nel 2008 — afferma il ministro delle Finanze romeno. In un messaggio su una rete sociale, Florin Cîțu spiega le misure economiche pensate per contrastare gli effetti negativi generati dalla pandemia. Preferiamo attingere temporaneamente al budget dello stato e sostenere l’ambiente d’affari mantenendo le liquidità finanziarie e le attività, afferma il ministro, ricordando che tutti gli stati del mondo appoggiano, al momento, le proprie economie nazionali, consapevoli che seguirà un periodo di ridefinizione del business e di riposizionamento delle multinazionali a livello mondiale.
Corina Cristea, 05.10.2020, 12:03
Le cifre rilevano che il pacchetto di sostegno all’economia romena supererà il 7% del PIL fino alla fine dell’anno. Solo nei primi nove mesi del 2020 sono stati iniettati nell’economia 34 miliardi di lei (circa 7 miliardi di euro), cioè il 3,2% del PIL. Il maggiore sostegno è stato concesso tramite misure fiscali, per un valore di quasi 3 miliardi di euro. Le esenzioni dal pagamento dell’imposta sul profitto sono ammontate a 250 milioni di lei (pari a circa 52 milioni di euro), mentre i rimborsi di IVA sono stati maggiori rispetto all’anno scorso. Quasi sette miliardi di lei (circa 1,5 miliardi di euro) sono andati agli investimenti — la maggiore cifra degli ultimi dieci anni, precisa ancora Florin Cîţu. Le spese legate direttamente al COVID-19 sono ingenti, ricorda il ministro, e vi si aggiungono programmi di garanzia che ammontano a quasi il 3% del PIL — soldi che arrivano nell’economia tramite il sistema finanziario bancario e sono garantiti dallo stato. Si tratta di un ampio programma di stimolo che ha fermato il declino economico nel 2020 — la Romania riuscirà a evitare la recessione tecnica quest’anno — e garantisce una crescita economica forte nel 2021, aggiunge il ministro, stando al quale, le misure continueranno.
Adesso, tra l’altro, lo stato sta prendendo in considerazione l’idea di scaglionare per 12 mesi il pagamento delle tasse senza garanzie per le compagnie con oneri fiscali non pagati dopo la dichiarazione dello stato di emergenza, il 16 marzo scorso, in seguito alla situazione pandemica. Secondo un disegno di ordinanza elaborato dal Ministero delle Finanze, ciascuna compagnia dovrebbe avere il proprio calendario di rimborso. Il documento del Ministero delle Finanze prevede che i debitori non abbiano registrato oneri fiscali restanti prima dello stato di emergenza. Inoltre, le compagnie che, inoltrando una domanda, potranno beneficiare del pagamento dei debiti restanti a rate avranno l’obbligo di pagare alla scadenza tutte le tasse e le imposte apparse dopo aver ottenuto lo scaglionamento. Una condizione per poter beneficiare della misura della rateizzazione dei debiti, è che la compagna non si trovi in nessun tipo di procedura di insolvenza.