Economia: previsioni ottimistiche, inflazione in calo
La Banca Centrale della Romania ha rivisto al ribasso le previsioni inflazionistiche per il 2013 e il 2014 al 3,1%, dalle precedenti prognosi del 3,2 e 3,3%. Lo ha annunciato il Governatore Mugur Isarescu, spiegando che la Banca ha anche esaminato e approvato il rapporto trimestrale sull’inflazione, che mette in risalto una deflazione più accentuata nel successivo periodo, parallelamente all’acceleramento della crescita economica. A livello europeo, l’inflazione aveva raggiunto il 4,5% a giugno, simile ai precedenti mesi.
România Internațional, 08.08.2013, 12:08
La Banca Centrale della Romania ha rivisto al ribasso le previsioni inflazionistiche per il 2013 e il 2014 al 3,1%, dalle precedenti prognosi del 3,2 e 3,3%. Lo ha annunciato il Governatore Mugur Isarescu, spiegando che la Banca ha anche esaminato e approvato il rapporto trimestrale sull’inflazione, che mette in risalto una deflazione più accentuata nel successivo periodo, parallelamente all’acceleramento della crescita economica. A livello europeo, l’inflazione aveva raggiunto il 4,5% a giugno, simile ai precedenti mesi.
Il target è il 2,5%. Rispetto alle nostre previsioni del 3,1%, verso fine anno, o forse ancora prima, il tasso potrebbe raggiungerlo. I principali prodotti che spingeranno l’inflazione verso il basso sono quelli volatili, gli agroalimentari e non solo, grazie alle evoluzioni a luglio, agosto e probabilmente anche a settembre, però principalmente grazie alle crescite notevoli dello scorso anno”, ha spiegato il Governatore.
Mugur Isarescu ha precisato che la Banca Centrale farà il possibile, tramite gli strumenti a sua disposizione, affinchè gli interessi dei mutui in moneta nazionale, il leu, raggiungano il livello di quelli in valuta. Così i clienti arriveranno a preferire il finanziamento in moneta nazionale, per evitare i rischi del tasso di cambio.
Le risorse valutarie delle banche non hanno più la stessa fluenza e gli stessi bassi costi come nel passato. Le banche — madri sono diventate più avare, pure loro stanno affrontando dei problemi. Il credito in valuta ha un costo visibile, che possiamo calcolare, e un costo nascosto, incerto, che, quando appare, fa scattare le clausole abusive. Faremo il possibile, riducendo il tasso di interesse di politica monetaria e assicurando le liquidità di mercato, per portare gli interessi in lei vicini a quelli in valuta”, ha aggiunto il Governatore.
Le nuove normative europee scoraggiano i crediti in valuta, ha aggiunto Mugur Isarescu. A suo avviso, il credito in valuta ha una componente imponderabile, estremamente periocolosa, che si è manifestata negli ultimi anni e ha bruciato” le tasche dei romeni che l’hanno ritenuto più vantaggioso.
Intanto, la Banca Centrale ha abbassato anche il tasso di interesse di politica monetaria dal 5 al livello minimo record del 4,5%. Attualmente, in Romania, l’interesse medio di un credito ipotecario è pari all’8%, mentre un prestito in euro al 4,5%.