Economia: nuove misure durante la pandemia
In occasione di una conferenza svoltasi a Bucarest, il ministro delle Finanze, Florin Cîțu, ha annunciato di preparare più misure economiche volte ad aiutare l’ambiente d’affari e l’economia romena nel prossimo periodo. Il ministro ha ricordato che, già dall’inizio della crisi provocata da COVID-19, il governo ha adottato una serie di misure atte a stimolare dal punto di vista finanziario chi paga le tasse per tempo, ma ha anche sospeso le penalità per coloro che non lo fanno e l’ultimo rinvio di questo tipo si concluderà il 25 ottobre. Il Governo ha inoltre approvato che i rimborsi dell’IVA siano realizzati con ulteriori controlli.
Daniela Budu, 22.10.2020, 12:46
In occasione di una conferenza svoltasi a Bucarest, il ministro delle Finanze, Florin Cîțu, ha annunciato di preparare più misure economiche volte ad aiutare l’ambiente d’affari e l’economia romena nel prossimo periodo. Il ministro ha ricordato che, già dall’inizio della crisi provocata da COVID-19, il governo ha adottato una serie di misure atte a stimolare dal punto di vista finanziario chi paga le tasse per tempo, ma ha anche sospeso le penalità per coloro che non lo fanno e l’ultimo rinvio di questo tipo si concluderà il 25 ottobre. Il Governo ha inoltre approvato che i rimborsi dell’IVA siano realizzati con ulteriori controlli.
Ora, il ministro Cîţu annuncia che queste scadenze saranno prorogate, come pure il pagamento della cassa integrazione da parte dello stato. “Ci troviamo in un periodo difficile, nessuno ha mai attraversato finora qualcosa del genere, nessuno ha una soluzione o sa cosa fare esattamente, perciò, c’è bisogno di dialogo. Sono il primo ad ammettere che le misure che abbiamo preso non sono state perfette sin dal primo momento, però questo Governo ha proposto miglioramenti non appena si è reso conto che qualcosa non funzionava. Dimostreremo la stessa flessibilità anche nel prossimo periodo”, ha dato assicurazioni Florin Cîţu. Per quanto riguarda l’aumento delle pensioni del 40%, proposto dal PSD, all’opposizione, però maggioritario nel Parlamento di Bucarest, che ha votato questa misura lo scorso mese, l’esecutivo afferma che l’economia romena non può reggere questa crescita.
In più, una lettera aperta firmata da alcuni economisti, tra cui anche il presidente del Consiglio Fiscale – Daniel Dăianu, precisa che una crescita del punto pensione del 40% va evitata in questo momento. “La lotta contro la pandemia non è finita e dobbiamo gestire una crisi economica senza precedenti, che colpisce gravemente alcuni settori dell’economia e distrugge posti di lavoro. La grande sfida, adesso, è avere una ripresa, una crescita economica e un consolidamento fiscale / di bilancio negli anni a venire” si legge nel documento.
Gli economisti attirano l’attenzione che la Romania avrà nel 2020 un deficit di bilancio di circa il 9% del PIL, che include l’aumento del punto pensione del 14%. I firmatari del documento segnalano inoltre che l’anno prossimo, la Romania dovrà continuare la lotta contro la pandemia e proteggere la ripresa. Stando agli economisti, nel 2021, il deficit di bilancio potrebbe essere portato a circa il 7% del PIL, contemporaneamente alla continuazione di alcune misure di lotta alla crisi sanitaria e di sostegno dell’economia. “L’economia del futuro sarà diversa da quella precedente la pandemia e dobbiamo essere pronti ai cambiamenti che si stanno già verificando, accelerati dalla crisi sanitaria, dalle nuove tecnologie e dalle politiche degli stati nell’approccio ai mutamenti climatici”, si legge ancora nel documento.