Economia: misure di rilancio
La politica riguardante gli interessi applicata dalla Banca Centrale della Romania deve essere prudente, sostiene Eugen Rădulescu, capo della Direzione Stabilità Finanziaria presso la Banca Centrale, stando al quale una diminuzione più aggressiva dei tassi d’interesse determinerebbe quasi immediatamente un crollo del tasso di cambio, e deteriorerebbe la fiducia dei partner esterni. Il valore dei deficit di bilancio e di conto corrente, come pure la prospettiva che continuino ad aumentare, hanno determinato le più importanti agenzie di rating a cambiare la prospettiva del livello di valutazione Paese della Romania da stabile a negativa, cioè sull’orlo dell’uscita della lista di Paesi raccomandati per investimenti, afferma in un articolo Eugen Rădulescu. L’esponente della Banca Centrale considera che l’impatto di questa possibilità sull’economia nazionale, in generale, e sulla situazione finanziaria, in particolare, sarebbe terribile, perché la capacità di finanziare il deficit dal mercato esterno sarebbe gravemente danneggiata e il costo dei prestiti salirebbe alle stelle. In più, Eugen Rădulescu precisa che la Romania è entrata in questo periodo di pandemia senza riserve, né di bilancio, né sanitarie e considera che la Banca Centrale abbia avuto un atteggiamento prudente, aumentando la liquidità nel sistema bancario e diminuendo il tasso dell’interesse di riferimento.
Daniela Budu, 05.06.2020, 12:18
La politica riguardante gli interessi applicata dalla Banca Centrale della Romania deve essere prudente, sostiene Eugen Rădulescu, capo della Direzione Stabilità Finanziaria presso la Banca Centrale, stando al quale una diminuzione più aggressiva dei tassi d’interesse determinerebbe quasi immediatamente un crollo del tasso di cambio, e deteriorerebbe la fiducia dei partner esterni. Il valore dei deficit di bilancio e di conto corrente, come pure la prospettiva che continuino ad aumentare, hanno determinato le più importanti agenzie di rating a cambiare la prospettiva del livello di valutazione Paese della Romania da stabile a negativa, cioè sull’orlo dell’uscita della lista di Paesi raccomandati per investimenti, afferma in un articolo Eugen Rădulescu. L’esponente della Banca Centrale considera che l’impatto di questa possibilità sull’economia nazionale, in generale, e sulla situazione finanziaria, in particolare, sarebbe terribile, perché la capacità di finanziare il deficit dal mercato esterno sarebbe gravemente danneggiata e il costo dei prestiti salirebbe alle stelle. In più, Eugen Rădulescu precisa che la Romania è entrata in questo periodo di pandemia senza riserve, né di bilancio, né sanitarie e considera che la Banca Centrale abbia avuto un atteggiamento prudente, aumentando la liquidità nel sistema bancario e diminuendo il tasso dell’interesse di riferimento.
D’altra parte, dopo la seduta di governo di giovedì, l’Esecutivo di Bucarest ha annunciato che il programma IMM Invest è stato migliorato e si è detto pronto ad aumentare il budget stanziato, cosicché fra qualche settimana il numero delle compagnie che accedono a questi fondi potrebbe triplicare. Più di 3.000 compagnie hanno ottenuto finora finanziamenti, per un totale di quasi 2,5 miliardi di lei (circa 520 milioni di euro). Il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, ha annunciato che il programma può sostenere al massimo 40.000 compagnie, e se sarà necessario, alla prossima manovra finanziaria l’esecutivo stanzierà più fondi a questo programma.
Nella seduta di governo di giovedì è stato adottato anche il memorandum in base al quale saranno redatte le normative tramite cui sarà applicato un programma simile per il sostegno finanziario delle grandi compagnie. Florin Cîţu ha spiegato che tipi di compagnie possono accedere a queste piattaforme: “Possono accedere ai programmi le compagnie inserite nella categoria PMI e hanno un fatturato di oltre 20 milioni di lei (circa 4,1 milioni di euro) nel 2019, oppure che fanno parte della categoria grandi imprese — e abbiamo aggiunto qui un’altra categoria di compagnie che non rientrano nel programma PMI e negli altri programmi — quelle che sono imprese affiliate o partner e hanno più di 250 dipendenti. Quindi, ora, con questo programma, a mio avviso, quasi tutte le compagnie operanti in Romania potranno accedere a questi crediti di finanziamento”. I fondi stanziati al programma per le grandi compagnie è stato stabilito a 8 miliardi di lei (circa 1,6 miliardi di euro). Il programma dovrebbe essere operativo al massimo entro un mese.