Economia: missione FMI a Bucarest
Bucarest sta sostenendo, questi giorni, un esame davanti agli enti finanziari internazionali cui si è rivolta tre volte dall’inizio della crisi economica mondiale. L’attuale accordo con il FMI — di tipo preventivo, come anche il precedente — è stato approvato dal Consiglio Direttivo del Fondo il 27 settembre scorso, ha una durata di due anni e un valore di 2 miliardi di euro. Fino al 5 novembre, una missione congiunta del FMI, della Commissione Europea e della Banca Mondiale analizza a Bucarest le recenti evoluzioni economiche e le priorità delle riforma economica in Romania. I colloqui si concentrano sull’esecuzione del bilancio, le misure fiscali e il bilancio 2014. Gli analisti non si aspettano a problemi importanti nel raggiungimento dei target macroeconomici, i temi delicati essendo piuttosto quelli riguardanti le riforme struttuali e l’economia reale.
Corina Cristea, 22.10.2013, 12:36
“Sono convinto che i colloqui si concentreranno su questa zona, soprattutto nel contesto in cui il fallimento della privatizzazione della Dvisione Merci delle Ferrovie Romene è molto recente; senza dubbio che i finanziatori internazionali cercheranno di capire meglio cos’è successo in questo caso, perchè era uno dei punti importanti dell’accordo con la Romania, la Divisione Merci essendo una compagnia con un grande numero di arretrati e con perdite permanenti ogni anno”, spiega l’analista economico Aurelian Dochia.
La Divisione Merci delle Ferrovie ha registrato, lo scorso anno, stando alla situazione finanziaria-contabile, un fatturato di quasi 220 milioni di euro, realizzato con 8.500 dipendenti, ed ha registrato perdite di 90 milioni di euro, quasi un quarto di milione di euro al giorno.
In linea di principio, la Finanziaria 2014 sarà costruita su una crescita economica stimata al 2,2%, un’inflazione del 3% e un tasso di cambio di 4,45 lei/euro. Il ministro con delega al Bilancio, Liviu Voinea, ha precisato, d’altra parte, che si discuterà anche di eventuali riduzioni di tasse, nella misura in cui gli introiti lo permetteranno.
“Vedremo se gli introiti permettono misure di rilassamento fiscale e, se le permettono, quali potrebbero essere, nel contesto in cui continua il processo di consolidamento fiscale”, ha precisato Liviu Voinea.
I colloqui con la missione dei creditori internazionali avvengono nel contesto in cui l’accordo con Bucarest è iniziato con una deroga dal più importante principio quantitativo, quello del deficit di bilancio. Il target per il mese di settembre è stato aumentato di un miliardo di lei, a 9,18 miliardi di lei (pari a circa 2 miliardi di euro), in seguito al calo degli introiti al bilancio, i quali, dopo 8 mesi, sono stati sotto il livello prefisso. La lettera d’intenti al FMI stabilisce i target nominali di deficit fino alla metà dell’anno prossimo, per quando le autorità si sono impegnate a raggiungere il livello di 6,2 miliardi di leri (circa 1,4 miliardi di euro).