Economia: inflazione e budget
Nelle ultime settimane, il Governo di Bucarest ha annunciato una serie di aumenti dei redditi. Le pensioni cresceranno dal 1 gennaio 2015, come anche i salari del personale del sistema sanitario, i sussidi per i bimbi istituzionalizzati o per gli anziani delle case anziani. Come saranno sostenuti questi aumenti? Il calendario elettorale imposto dalle elezioni presidenziali ha impedito l’elaborazione finora di una bozza di bilancio per il 2015, il che ha reso scontenta l’opposizione di destra che accusa l’attuale Governo socialdemocratico di mancata visione.
Roxana Vasile, 07.11.2014, 15:33
Nelle ultime settimane, il Governo di Bucarest ha annunciato una serie di aumenti dei redditi. Le pensioni cresceranno dal 1 gennaio 2015, come anche i salari del personale del sistema sanitario, i sussidi per i bimbi istituzionalizzati o per gli anziani delle case anziani. Come saranno sostenuti questi aumenti? Il calendario elettorale imposto dalle elezioni presidenziali ha impedito l’elaborazione finora di una bozza di bilancio per il 2015, il che ha reso scontenta l’opposizione di destra che accusa l’attuale Governo socialdemocratico di mancata visione.
“Il progetto di bilancio per il 2015 sarà elaborato assieme al Fondo Monetario Internazionale all’inizio di dicembre, a livello tecnico. Esso sarà assunto dal possibile nuovo governo e dal possibile nuovo premier molto probabilmente a gennaio 2015 e ciò perchè il FMI insiste di venire in missione ufficiale a gennaio 2015; essi hanno come politica di non negoziare o firmare lettere d’intenti con governi interinali. Come sappiamo, è possibile che ci sia un nuovo governo e, di conseguenza, essi vogliono venire intorno al 13 gennaio. Dalle ultime discussioni, il bilancio 2015 sarà ultimato intorno a quella data”, ha spiegato, in risposta, in un’intervista a Radio Romania, il ministro delle Finanze, Ioana Petrescu.
Il primo vicepresidente del Partito Democratico democratico-liberale, Catalin Predoiu, afferma, invece, che il Governo rinvierebbe la presentazione nel Parlamento del bilancio per mascherare i problemi creati dal taglio agli investimenti.
“Attraverso il taglio degli investimenti statali, degli investimenti governativi dal bilancio, dalle politiche economiche del governo, viene compromessa qualsiasi possibilità di crescita economica nel 2015”.
Il taglio degli investimenti pubblici rappresenta uno dei fattori che hanno determinato la Commissione Europea a rivedere al ribasso le previsioni di crescita economica per la Romania, che non dovrebbero superare il 2% a fine 2014. Una simile misura ha portato al rallentamento della crescita economica — afferma anche il governatore della Banca Centrale della Romania, Mugur Isarescu, nell’opinione del quale questa potrebbe avere, tuttavia, anche un effetto positivo: accompagnata a misure di contrasto della corruzione e dell’evasione fiscale sarebbe un segno dell’efficientizzazione delle spese pubbliche, nel contesto in cui la lotta alla corruzione non è solo un problema di moralità, ma anche di efficienza economica. E sempre da parte della Banca Centrale romena arrivano buone notizie sull’inflazione. Stando ai calcoli, questa potrebbe calare dal 2,2 all’1,5% quest’anno e dal 3 al 2,2% l’anno prossimo.
(traduzione di Adina Vasile)