Economia e fiscalità
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha esortato alla prudenza per quanto riguarda le spese pubbliche, anche se la Romania vanta quote record di crescita economica tra i Paesi dell’UE. Le raccomandazioni sono state fatte dal capo dello stato ad un dibattito organizzato con il sostegno della Camera di Commercio e Industria.
Mihai Pelin, 26.04.2017, 14:05
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha esortato alla prudenza per quanto riguarda le spese pubbliche, anche se la Romania vanta quote record di crescita economica tra i Paesi dell’UE. Le raccomandazioni sono state fatte dal capo dello stato ad un dibattito organizzato con il sostegno della Camera di Commercio e Industria.
Klaus Iohannis ha ricordato le proposte fiscali di cui si è parlato ultimamente ed ha sottolineato che c’è bisogno di prevedibilità, stabilità economica e di un contesto favorevole all’ambiente d’affari. La fiducia tra stato ed economia non si guadagna solo negli anni elettorali, ma soprattutto dopo, tramite politiche economiche coerenti, ha precisato Klaus Iohannis. Nella sua opinione, un passo importante che la Romania deve fare è lo sviluppo dell’infrastruttura, senza la quale nessun settore economico può eccellere.
Klaus Iohannis: “Noto con preoccupazione che, purtroppo, i governi passano, ma i problemi dell’infrastruttura permangono, anche se non mancano i soldi, né quelli romeni, né quelli europei. Potrebbe essere rilevante, ad esempio, che un criterio importante per misurare le performance di un governo sia proprio l’assorbimento dei fondi europei e l’implementazione dei progetti di investimenti, non necessariamente la disputa su chi aumenta prima gli stipendi dei pubblici dipendenti.”
Le dichiarazioni del presidente sono state fatte nel contesto delle misure fiscali e salariali annunciate dalla coalizione di sinistra al governo (PSD-ALDE). E’ arrivato al Parlamento il disegno di legge sulla retribuzione unitaria, che prevede grandi aumenti nel sistema pubblico, nei prossimi anni. I primi a beneficiare di aumenti sono stati i sindaci, i vicesindaci, i presidenti e i vicepresidenti dei consigli provinciali, i cui stipendi sono stati già aumentati del 30%, però dai budget locali.
D’altra parte, una nuova imposta, applicata alla famiglia e diminuita al 10% dal valore attuale del 16%, dovrebbe entrare in vigore a cominciare dall’inizio dell’anno prossimo. Secondo il progetto, si potrebbero rimborsare certi servizi, tra cui le cure nel sistema sanitario privato e le tasse di studio dei figli. In più, i contributi pagati finora dal datore di lavoro per la sanità e le pensioni dovrebbero essere a carico dei dipendenti, sempre dall’anno prossimo, mentre il contributo per la disoccupazione non esisterà più.
La Camera di Commercio degli Stati Uniti in Romania considera che andrebbe evitata l’introduzione di un sistema di imposizione con un grado più alto di complessità, che potrebbe creare difficoltà alla popolazione. I suoi rappresentanti precisano che ci sono ancora preoccupazioni legate all’aumento della burocrazia e al raggiungimento del target degli incassi al budget dello stato. AmCham Romania riunisce più di 400 compagnie americane, internazionali e locali, con investimenti che ammontano a oltre 20 miliardi di dollari. (tr. G.P.)