Economia e bilancio, misure del Governo di Bucarest
Ex ministro delle Finanze, il nuovo premier liberale Florin Cîţu ha inaugurato il mandato con decisioni che puntano sulle cifre, grazie alle quali spera di gestire la prevedibile crisi economica dopo quella sanitaria. Secondo una bozza di ordinanza d’urgenza lanciata ieri sera al dibattito, gli stipendi degli statatli non aumenterano e neanche caleranno nel 2021, e il valore dei bonus sarà congelato al livello del 2020. Per tutto l’anno prossimo, saranno sospese le cosiddette pensioni speciali dei sindaci e la multa inflitta per un punto da decurtare dovrebbe rimanere al livello attuale di 145 lei (circa 30 euro).
Bogdan Matei, 29.12.2020, 11:53
Il governo che riunisce il PNL – USR-PLUS e l’UDMR, promette la proroga del sostegno ai dipendenti e alle compagnie colpite dagli effetti della pandemia di COVID-19, misure con un notevole impatto finanziario che vanno tenute in considerazione nell’elaborazione della Manovra per il 2021. La Finanziaria per l’anno prossimo sarà incentrata su un deficit del 7% del PIL e continuerà a reggere, fino al 30 giugno, i programmi di sostegno adottati nel 2020. Si tratta, in primo luogo dell’indennità concessa ai dipendenti durante la sospensione dei contratti di lavoro individuali e del sostegno ai datori di lavoro attraverso il rimborso del 41,5% del salario lordo dei dipendenti mantenuti.
Il premier Florin Cîţu ha annunciato anche l’aiuto di stato per il settore alberghiero-ristorazione e per le agenzie di viaggio, nonchè il contributo per l’emissione dei buoni vacanze anche quest’anno, al fine di stimolare il turismo nel Paese. Fonti governative hanno inoltre precisato che la Finanziaria 2021 consentirà la crescita degli assegni familiari del 10% dal 1 gennaio e di altri 10 punti percentuali dal 1 agosto.
Per quanto generose possano sembrare, queste misure non rispondono alle aspettative della società. Il nuovo governo è già nel mirino delle prime proteste sindacali, meno di una settimana dall’inizio del mandato. Cartel Alfa, una delle maggiori confederazioni sindacali, ha annunciato di non gradire la crescita del salario minimo loro di soli 70 lei (15 euro). E’ una somma di cui il primo ministro dice che dovrebe assicurare il mantenimento dei posti di lavoro, ma di cui i leader di Cartel Alfa affermano che non copre nemmeno le spese in più per le mascherine protettive. La misura annuncia una nuova politica di austerità, che butta tutti i costi della crisi economica a carico dei lavoratori e dei poveri, affermano i rappresentanti di Cartel Alfa.
Da parte sua, il Blocco Nazionale Sindacale, un’altra confederazione importante, considera, però, una soluzione di compromesso il livello proposto dal Governo, dato l’ingente numero di lavoratori retribuiti con salario minimo. I commentatori non ritengono privi di fondamento i timori dei sindacalisti. Dal 1 gennaio, con la liberalizzazine completa del mercato specializzato, il prezzo dell’energia elettrica aumenterà di fino al 26%, il che genererà un’impennata generale dei prezzi.