Economia: domande sul ritmo della ripresa
Il presidente di destra della Romania, Klaus Iohannis, e il Governo monocolore liberale sono convinti che il Paese supererà la crisi provocata dal nuovo coronavirus e che l’economia, anche se doveva registrare un calo vertiginoso, si riprenderà presto. Alcuni settori hanno già ricominciato l’attività in questi giorni. In più, afferma il ministro delle Finanze, Florin Cîțu, le misure di sostegno prese dal governo, come il programma “IMM Invest”, sono state benefiche per l’ambiente imprenditoriale: Diversamente dal 2008, abbiamo pagato la cassa integrazione da fondi statali, non abbiamo lasciato questo a carico delle compagnie. Ciò vuol dire che le compagnie hanno risparmiato risorse che possono utilizzare. Abbiamo preso queste due misure: la cassa integrazione pagata dallo stato, da una parte, e il programma “IMM Invest”, dall’altra, anche per le grandi compagnie che insieme hanno mantenuto la capacità produttiva. I posti di lavoro ci sono, la gente può tornare al lavoro, le compagnie non sono chiuse, com’è accaduto in altre crisi economiche.”
Roxana Vasile, 06.05.2020, 12:01
Il presidente di destra della Romania, Klaus Iohannis, e il Governo monocolore liberale sono convinti che il Paese supererà la crisi provocata dal nuovo coronavirus e che l’economia, anche se doveva registrare un calo vertiginoso, si riprenderà presto. Alcuni settori hanno già ricominciato l’attività in questi giorni. In più, afferma il ministro delle Finanze, Florin Cîțu, le misure di sostegno prese dal governo, come il programma “IMM Invest”, sono state benefiche per l’ambiente imprenditoriale: Diversamente dal 2008, abbiamo pagato la cassa integrazione da fondi statali, non abbiamo lasciato questo a carico delle compagnie. Ciò vuol dire che le compagnie hanno risparmiato risorse che possono utilizzare. Abbiamo preso queste due misure: la cassa integrazione pagata dallo stato, da una parte, e il programma “IMM Invest”, dall’altra, anche per le grandi compagnie che insieme hanno mantenuto la capacità produttiva. I posti di lavoro ci sono, la gente può tornare al lavoro, le compagnie non sono chiuse, com’è accaduto in altre crisi economiche.”
Di un piano di rilancio economico ha parlato anche il presidente Klaus Iohannis ad un incontro con i rappresentanti dell’ambiente d’affari. Il capo dello stato afferma che c’è bisogno di un’ampia crescita degli investimenti pubblici nell’infrastruttura e che l’accento va messo sui prodotti romeni. Un obiettivo fondamentale del piano di rilancio economico che stiamo elaborando assieme al Governo è l’aumento significativo degli investimenti pubblici in tutti i tipi di infrastruttura, da quella energetica a quella di trasporto e di salute. Parliamo praticamente di un progetto di ricostruzione della Romania. I prodotti romeni di qualità rappresentano una risorsa che promuoveremo molto meglio e sosterremo investimenti significativi in settori economici di interesse strategico, tra cui l’agricoltura e l’industria alimentare, la sicurezza energetica, ma anche sanitaria”, ha dichiarato Klaus Iohannis.
Il piano di rilancio dell’economia non convince, però, i rappresentanti dell’opposizione. Ricordiamo al presidente che il Parlamento, che lui critica, ha votato una serie di misure economiche e sociali, tra cui la sospensione delle rate senza la capitalizzazione degli interessi, il rinvio del pagamento delle bollette, il rinvio del pagamento degli affitti, facilità fiscali concrete per le compagnie oppure la dazione in pagamento. Il presidente ha mandato alcune di queste leggi indietro al Parlamento, alcune sono state contestate dal PNL alla Corte Costituzionale, mentre altre aspettano ancora che siano promulgate dal presidente”, afferma il portavoce del PSD, Lucian Romaşcanu. Scontentezze ci sono anche tra i partner sociali. Il Blocco Nazionale Sindacale apprezza l’iniziativa del presidente Iohannis di invitare l’ambiente d’affari a consultazioni sulle misure di rilancio economico. Auspicherebbe tuttavia che il capo dello stato manifestasse la stessa disponibilità al dialogo anche nei confronti dei rappresentanti dei lavoratori.