Economia: dibattiti sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
La Romania ha fatto fronte alla recessione causata dalla pandemia meglio della media europea, registrando un calo del PIL di solo il 5%, mentre nello spazio comunitario il calo ha superato il 6%. Lo ha dichiarato ieri il commissario per lEconomia, Paolo Gentiloni, a un dibattito sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza della Romania, aggiungendo che le prospettive di crescita economica del nostro Paese sono buone, ma ha attirato lattenzione che la sostenibilità delle finanze pubbliche resta un motivo di preoccupazione.
Eugen Coroianu, 24.03.2021, 12:08
La Romania, come daltronde la maggior parte degli stati europei, ripone le sue speranze in questo piano di ripresa dopo la crisi economica e sociale provocata dalla pandemia. Ammontano a 30 miliardi di euro i fondi stanziati al nostro Paese e il governo di centro-destra ha stabilito come settori prioritari dinvestimento linfrastruttura stradale e ferroviaria, la costruzione di nuovi ospedali, la modernizzazione delle scuole e la digitalizzazione.
Il ministro dei progetti europei, Cristian Ghinea, ha menzionato la riforma del sistema pensionistico e fiscale, una nuova governance delle scuole, misure volte a stimolare il passaggio del lavoro in nero alla legalità. Ha inoltre sottolineato che, nella forma attuale, il piano ha equilibrato i requisiti ambientali e di digitalizzazione e risponde anche al problema della Romania legata allinfrastruttura di trasporto. Ghinea ha affermato che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono comprese anche riforme nella giustizia. Va detto che il budget comune europeo e il meccanismo di ripresa includono un nuovo meccanismo di condizionamento dei fondi dalla situazione dello stato di diritto, ha spiegato Cristian Ghinea.
Il commissario Gentiloni ha attirato, però, lattenzione che per accedere ai fondi del meccanismo di ripresa bisogna rispettare una nuova formula di criteri e target intermedi, cosa non facile, poiché la Romania non ha una buona tradizione per quanto riguarda lassorbimento dei fondi europei in generale. Affinché il piano sia efficace, il commissario ha suggerito che i fondi non siano divisi tra molti progetti, perché in questo modo le somme assorbite saranno più basse e quindi anche limpatto sarebbe inferiore.
I socialdemocratici, allopposizione, sono del parere che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza debba essere esaminato in modo trasparente nel Parlamento e affermano che il documento proposto dal Governo non abbia la visione strategica richiesta dallUE. Stando al primo-vicepresidente del PSD, Sorin Grindeanu, il piano non ha alla base uno studio dimpatto, non prevede misure coerenti con obiettivi chiari per ciascun settore e non garantisce uno sviluppo locale equilibrato a livello nazionale. Il presidente Klaus Iohannis aveva dichiarato la settimana scorsa che il piano rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo del Paese, che permetterà alleconomia e alla società romena di avere una maggiore resistenza di fronte a eventuali crisi future.