È necessaria una legge sull’amnistia e la grazia?
Il ministro romeno della
Giustizia, Florin Iordache, ha reso la legge sull’aministia e la grazia un tema
speciale sull’agenda del suo inizio di mandato. Iordache si pronuncia per
un’analisi dettagliata e per un dibattito pubblico serio, nel contesto in cui
il principale argomento a favore dell’adozione di una simile legge è il
sovraffollamento del sistema penitenziario romeno. Il tema è stato affrontato
anche nella discussione svolta dal ministro con il procuratore generale
Augustin Lazar e con la procuratrice capo della Direzione Nazionale
Anticorruzione, Laura Codruta Kovesi.
Florentin Căpitănescu, 10.01.2017, 17:23
Il ministro romeno della
Giustizia, Florin Iordache, ha reso la legge sull’aministia e la grazia un tema
speciale sull’agenda del suo inizio di mandato. Iordache si pronuncia per
un’analisi dettagliata e per un dibattito pubblico serio, nel contesto in cui
il principale argomento a favore dell’adozione di una simile legge è il
sovraffollamento del sistema penitenziario romeno. Il tema è stato affrontato
anche nella discussione svolta dal ministro con il procuratore generale
Augustin Lazar e con la procuratrice capo della Direzione Nazionale
Anticorruzione, Laura Codruta Kovesi.
Dobbiamo dire molto chiaramente
che allorquando non si ha sufficiente spazio, ci sono due soluzioni: sia si
costruisce una casa, sia si butta qualcuno fuori. Quindi, finchè non
concludiamo queste discussioni, sulle opportunità, credo che non è normale che
ci pronunciamo sul fatto se ci sia o meno una simile legge, ha detto Florin Iordache, dopo l’incontro.
Dal canto loro, il procuratore
generale Augustin Lazar e la procuratrice capo della Direzione Nazionale
Anticorruzione si sono pronunciati chiaramente contro l’eventuale adozione
delle legge sull’amnistia e la grazia.
Noi dobbiamo combattere la
criminalità, noi abbiamo come priorità combattere la corruzione, recuperare i
beni sottrati dai delinquenti, il risultato della delinquenza, e altre simile
questioni che rientrano nell’azione penale e per cui i procuratori sono
pagati, ha affermato il procuratore generale, Augustin Lazar.
Idea questa ribadita anche dal
capo dello stato, Klaus Iohannis. Noto per le sue posizioni, in generale,
equilibrate, il presidente è stato estremamente duro nelle sue valutazioni in
questo fascicolo, proprio all presenza del ministro Iordache, la scorsa
settimana, ad una seduta del Consiglio Superiore della Magistratura. Potrebbe
portare alla scomparsa della democrazia, ritiene Iohannis, il quale ha ammonito
che si opporrà con tutta l’autorità inerente al suo incarico. Il capo dello
stato ha valutato che l’adozione di una legge sull’amistia e la grazia
abbatterebbe lo stato di diritto e allontanerebbe la Romania dai valori europei
ed euroatlantici. E i suoi commenti non si sono fermati qui.
Una simile iniziativa, una
legge sull’amnistia e la grazia, che cancellerebbe i peccati non solo di una
serie di ladri che possono essere pericolosi per i cittadini, forse per la
società, ma pulirebbe i fascicoli dei politici, sarebbe una catastrofe per la
democrazia romena, ha detto il presidente.
Il timore generale è che il sovraffollamento dei penitenziari, sebbene
un problema reale, soprattutto che la Romania è lontata dagli standard
richiesti dall’Ue, sia il pretesto perfetto per il rilascio di vari personaggi
influenti, soprattutto politici. Perchè sono in molti i politici finiti dietro
le sbarre, negli ultimi anni, grazie alla crociata anticorruzione. (traduzione di Adina Vasile)