E’ morto Re Michele I di Romania
Dopo una lunga sofferenza, Michele I, l’ultimo re di Romania, si è spento in Svizzera, a 96 anni. A Michele I erano state diagnosticate due forme gravi di cancro e fu costretto a ritirarsi dalla vita pubblica nel 2016, a favore della Principessa ereditaria Margareta, custode della Corona. Le condizioni di salute non hanno permesso al sovrano di partecipare, l’anno scorso, a Curtea de Arges, al funerale di sua moglie, la regina Anna di Borbone-Parma, spentasi a 92 anni. I due si erano sposati nel 1948 ed hanno formato la più longeva coppia reale della storia della Romania. Tranne la principessa Margareta, hanno avuto altre 4 figlie: Elena, Irina, Sofia e Maria.
Mihai Pelin, 05.12.2017, 13:32
Dopo una lunga sofferenza, Michele I, l’ultimo re di Romania, si è spento in Svizzera, a 96 anni. A Michele I erano state diagnosticate due forme gravi di cancro e fu costretto a ritirarsi dalla vita pubblica nel 2016, a favore della Principessa ereditaria Margareta, custode della Corona. Le condizioni di salute non hanno permesso al sovrano di partecipare, l’anno scorso, a Curtea de Arges, al funerale di sua moglie, la regina Anna di Borbone-Parma, spentasi a 92 anni. I due si erano sposati nel 1948 ed hanno formato la più longeva coppia reale della storia della Romania. Tranne la principessa Margareta, hanno avuto altre 4 figlie: Elena, Irina, Sofia e Maria.
Cugino di Regina Elisabetta II di Gran Bretagna, Michele I è stato l’ultimo dei 4 sovrani della dinastia di origine tedesca Hohenzollern-Sigmaringen, insediata sul trono di Bucarest nel 1866, che costruì la Romania moderna. Il 10 maggio di quell’anno, Carlo I era proclamato re e dopo la conquista dell’indipendenza fu coronato, nel 1881, diventando il primo re di Romania.
Michele I è nato nel 1921 a Sinaia ed è figlio di Carlo II e della Regina Elena. A soli 6 anni, Michele fu proclamato re, dopo la morte di suo nonno, re Ferdinando, e dopo che suo padre rinunciò allo status di Principe Ereditario. In quanto era minorenne, fu istituita una Reggenza, formata dal Principe Nicola, il Patriarca Miron Cristea e il Presidente dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, Gheorghe Buzdugan. Nel 1930, Carlo II tornò nel Paese e risalì sul trono, e a Michele fu assegnato il titolo di Grande Voivoda di Alba Iulia.
In seguito all’abdicazone di suo padre, il 6 settembre del 1940, a Michele venne restituita la Corona. Il 23 agosto del 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, Michele I ordinò l’arresto del dirigente de facto dello stato, il Maresciallo Ion Antonescu, il ritiro della Romania dall’alleanza con la Germania hitlerista e il ritorno accanto ai suoi alleati tradizionali, gli Usa e la Gran Bretagna. Stando agli storici, questo atto di coraggio accorciò la guerra di sei mesi e salvò la vita a centinaia di migliaia di persone. Tre anni più tardi, quando il Paese si trovava, praticamente, sotto occupazione militare sovietica ed era diretto da un governo comunista, il Re fu costretto ad abdicare e andare in esilio nell’Occidente, prima in Gran Bretagna, poi in Svizzera.
Michele I perse anche la cittadinanza romena, e nel periodo comunista gli fu vietato tornare in patria. Egli appoggiò le azioni del Comitato Nazionale Romeno, presentato come un governo in esilio, sebbene le democrazie occidentali non gli riconoscessero mai questo status. Al sovrano fu consentito tornare in patria solo dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, gli fu ridata la cittadinanza romena e gli furono restituite una parte delle proprietà. Re Michele I promosse, come ambasciatore speciale, nelle grandi cancellerie occidentali, l’adesione della Romania alla Nato, nel 2004, e all’UE, nel 2007.