Dopo le violenze di piazza, scontri politici
Ştefan Stoica, 14.08.2018, 15:42
Un
fattore nocivo, che fomenta i conflitti e divide insistentemente e in modo
premeditato la società romena, nel disprezzo e nella grave violazione delle
prerogative costituzionali. È cosi’ che viene descritto il presidente romeno
Klaus Iohannis dal PSD, in un messaggio-requistitoria senza precedenti come
durezza persino nelle relazioni, lungi dall’essere cordiali, tra il capo dello
stato e il principale partito al governo. Il Divisore è soprannominato il
presidente Iohannis, di cui il PSD afferma che si sarebbe permesso di
incoraggiare le proteste di piazza anarchiche, contro il PSD e contro il
Governo. È evidente – si legge nel messaggio-requisitoria, uno privo, però, di
prove – che i sostenitori politici di Iohannis si sono implicati
nell’organizzazione delle proteste, hanno incoraggiato un linguaggio e un
atteggiamento duri, osceni, e alcuni hanno persino anticipato e premeditato le
violenze di piazza. I socialdemocratici ritengono che, tramite la sua sollecitazione
esplicita che i procuratori indaghino i gendarmi per le loro azioni, il presidente
li umilia e intimorisce, indebolendo in un modo innaccettabile la
determinazione di una serie di istituzioni vitali negli interventi per la
difesa dell’ordine pubblico.
Ulteriormente,
Klaus Iohannis è uscito pubblicamente con un messaggio per i romeni, in cui ha
ribadito la sua opinione, espressa subito dopo le violenze di piazza di
venerdi’, durante la protesta della diaspora romena, che l’intervento della
Gendarmeria è stato fortemente sproporzionato rispetto alle manifestazioni
della maggioranza delle persone presenti alla protesta nel centro della
capitale. L’atteggiamento civico è stato aspramente punito con gas lacrimogeni,
cannoni d’acqua e colpi inflitti con eccesso di zelo, ha affermato Klaus
Iohannis. La violenza e la brutale repressione dei manifestanti non sono
accettabili in nessuna forma, e aggreddire persone innocue, giornalisti,
donne e bimbi è inconcepibile per uno
stato europeo, ha continuato il capo dello stato. Dopo il governo caotico,
irrazionale, con leggi controverse e anticostituzionali e attacchi contro i
magistrati, il PSD lascia trapelare, adesso, anche una componente repressiva del
suo comportamento, accusa Iohannis.
(TRACK):
Quelli che vogliono mettere in ginocchio la giustizia e
la lotta alla corruzione hanno voluto una diversione, per creare una tensione
ingiustificata e falsa nella società? Cosa succederà d’ora in poi se questo
governo continuerà a trattare i propri cittadini nella stessa maniera e
ricorrere alla repressione violenta delle voci che si oppongono ai passi
indietro della Romania?.
Decine
di romeni presenti alle proteste del 10 agosto hanno sporto querela contro le
forze dell’ordine, e i procuratori hanno esteso le indagini per abuso d’ufficio
e comportamento abusivo alla negligenza in servizio. Essi indagano anche se i
gendarmi hanno abbandonato, senza concedere aiuto, due dei loro colleghi che
sono finiti picchiati dagli hooligan. Per fortuna, le violenze di piazza, che
ricordano la difficile rinascita della democrazia romena dopo il crollo del
comunismo, non si sono ripetute. Gli scontri politici che hanno generato sono,
però, solo all’inizio.