Dopo le feste pasquali
In tutto il mondo, la Pasqua ortodossa è stata un’occasione di grande gioia per gli oltre 250 milioni di cristiani ortodossi e greco-cattolici. Hanno partecipato alla messa di Resurrezione, mentre i leader religiosi hanno trasmesso messaggi di pace e riconciliazione. Il patriarca Kirill ha tenuto la messa di Resurrezione nella Cattedrale di “Cristo Salvatore” di Mosca, alla presenza del presidente Vladimir Putin. Al Cairo, i cristiani copti dell’Egitto, la più antica comunità cristiana del Medio Oriente, hanno ascoltato la predica del loro leader religioso, Papa Teodoro II di Alessandria. A Bucarest, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Daniel, ha esortato i credenti a trasmettere anche agli altri l’allegria della festa e a condividerla con i loro prossimi. Come ogni anno, moltissimi romeni hanno assistito alle messe tenute nelle chiese e nei monasteri romeni, ma anche nelle chiese ortodosse all’estero.
Mihai Pelin, 11.04.2018, 14:20
In tutto il mondo, la Pasqua ortodossa è stata un’occasione di grande gioia per gli oltre 250 milioni di cristiani ortodossi e greco-cattolici. Hanno partecipato alla messa di Resurrezione, mentre i leader religiosi hanno trasmesso messaggi di pace e riconciliazione. Il patriarca Kirill ha tenuto la messa di Resurrezione nella Cattedrale di “Cristo Salvatore” di Mosca, alla presenza del presidente Vladimir Putin. Al Cairo, i cristiani copti dell’Egitto, la più antica comunità cristiana del Medio Oriente, hanno ascoltato la predica del loro leader religioso, Papa Teodoro II di Alessandria. A Bucarest, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Daniel, ha esortato i credenti a trasmettere anche agli altri l’allegria della festa e a condividerla con i loro prossimi. Come ogni anno, moltissimi romeni hanno assistito alle messe tenute nelle chiese e nei monasteri romeni, ma anche nelle chiese ortodosse all’estero.
Per la maggior parte dei romeni, le feste pasquali significano anche pranzi abbondanti, con uova dipinte, “pasca” e panettone. Il «drob», l’arrosto di agnello e il vino non potevano mancare dal menu del giorno di Pasqua, festa che ha riunito le famiglie. Molti romeni che lavorano all’estero sono, infatti, tornati a casa per essere accanto ai loro cari in questo periodo di festa. Altri hanno scelto di festeggiare sul litorale oppure all’estero. Però molti romeno hanno optato, anche quest’anno, per le stazioni montane sulla Valle del Prahova, dove gli alberghi e gli agriturismi sono stati occupati quasi al 100%. La grande attrattiva è stato lo strato generoso di neve sulle piste da sci. Anche se la Pasqua è stata festeggiata quest’anno a inizio aprile, alla quota 2000 si è potuto sciare su Valea Dorului, Valea Soarelui e Valea Peleşului. I prezzi dei pacchetti turistici di Pasqua sono ammontati a 500 – 550 lei (circa 110 euro) nelle ville e negli alberghi a tre stelle di Sinaia, con piccola colazione inclusa e una cena pasquale. Anche gli agriturismi di Moldova, Bucovina e Maramureș hanno aperto le porte a coloro che hanno voluto scoprire le bellezze, le prelibatezze, ma anche le tradizioni locali. I romeni all’estero hanno festeggiato in stile romeno, con piatti tradizionali mandati dai loro cari rimasti a casa.
Dopo le feste, i romeni sono tornati al lavoro. Al Parlamento si annuncia un’intensa attività nei prossimi giorni, quando avranno luogo dibattiti sui Codici penali. Inoltre, la Commissione parlamentare speciale che indaga sullo scioglimento, nel 2006, della Direzione Generale Protezione e Anticorruzione del Ministero della Giustizia si è riunita per nuovi ascolti. Anche gli alunni e i prescolari sono tornati mercoledì a scuola e la loro prossima vacanza sarà quella estiva, che inizierà solo il 16 giugno.