Dopo gli attacchi terroristici a Bruxelles
Corina Cristea, 24.03.2016, 15:50
La Turchia svolge un ruolo-chiave
nell’identificazione di una risposta ad una parte dei problemi con cui si
confronta l’UE, considera il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, in visita
ad Ankara, dove ha svolto colloqui con il suo omologo Recep Tayyip Erdogan. I
due presidenti hanno convenuto che la Romania e la Turchia devono collaborare,
in base ad un forte partenariato strategico, per gestire meglio i rischi di
sicurezza nella regione. Klaus Iohannis ha condannato con fermezza gli
attentati terroristici compiuti ultimamente in Turchia e in Europa, affermando
che ci deve essere una risposta congiunta e ferma contro di essi. Nel contesto
in cui la Turchia ospita sul suo territorio un grande numero di rifugiati, il
presidente romeno ha dichiarato:
Ho salutato l’accordo raggiunto la scorsa
settimana al Consilgio Europeo e spero che contribuirà a una riduzione
significativa se non al blocco dell’aflusso di migranti illegali che arrivano
dalla Turchia nell’UE. La Romania è una forte sostenitrice dell’accordo, ha
dichiarato il presidente Iohannis.
Il leader di Ankara ha affermato, dal canto
suo, che il terrorismo ha gli stessi effetti ovunque nel mondo, mentre il
flagello può essere combattuto se esiste solidarietà tra tutti i Paesi.
Gli attacchi terroristici di Ankara,
Istanbul e Bruxelles hanno dimostrato che il terrorismo e lo stesso
dapperttutto, e che il bersaglio dei terroristi sono i civili, le persone innocenti. Chi perde la vita è l’uomo.
Se guardiamo alla relazione tra causa e risultato, vediamo che non c’e nulla di
mezzo, esitono solo enormi perdite. Perdiamo le persone, la tranquillità,
perdiamo la pace e perdiamo la fiducia. Credo che, se i Paesi del mondo, le
comunità internazionali uniranno i loro sforzi e saranno solidali nella lotta
contro questo fenomeno, il flagello sarà combattuto. Proprio per questo, il
mondo deve dare una nuove definizione al terrorismo e agli attentati
terroristici’, ha dichiarato Recep Tayyip Erdogan.
Malgrado i problemi mondiali siano lungi
dall’essere risolti, ci sono delle chanche laddove si interviene con
solidarietà, ha affermato il presidente Iohannis ad un incontro con i membri
della comunità romena in Turchia.
A
questi attacchi dobbiamo contraporre la nostra volontà di pace, la nostra
volontà di collaborare, la nostra solidarietà per la soluzione dei problemi
importanti con i quali ci confrontiamo nella regione in cui viviamo anche sia
noi, i romei, che i turchi. Sono problemi conosciuti. Si tratta ovviamente del
terrorismo, della questione della migrazione, della guerra in Siria e di altri
problemi che necessitano il nostro impegno più di quanto vorremmo che lo
facciano, ha detto Klaus Iohannis.
E, intanto, in Romania, oggi è stato
proclamato giorno di lutto nazionale alla memoria delle vittime degli attentati
terroristici di Bruxelles. (traduzione di Octavian Cordos)