Dispute sugli interessi bancari
I membri del Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale della Romania, con a capo il governatore Mugur Isărescu, sono stati ascoltati, al Parlamento, in una seduta comune delle Commissioni economica e di budget-finanze del Senato. I colloqui si sono svolti nel contesto in cui, ultimamente, la Banca Centrale è stata sempre più criticata per le sue politiche, essendo accusata, soprattutto dal senatore ALDE (membro nella coalizione governativa) Daniel Zamfir, presidente della Commissione economica, di intervenire addirittura nel calcolo dell’indice ROBOR.
Mihai Pelin, 13.02.2019, 15:02
I membri del Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale della Romania, con a capo il governatore Mugur Isărescu, sono stati ascoltati, al Parlamento, in una seduta comune delle Commissioni economica e di budget-finanze del Senato. I colloqui si sono svolti nel contesto in cui, ultimamente, la Banca Centrale è stata sempre più criticata per le sue politiche, essendo accusata, soprattutto dal senatore ALDE (membro nella coalizione governativa) Daniel Zamfir, presidente della Commissione economica, di intervenire addirittura nel calcolo dell’indice ROBOR.
Il Governatore della Banca Centrale ha negato, però, qualsiasi strumentalizzazione degli interessi oppure del tasso di cambio leu/euro ed ha dato assicurazioni che non esiste alcuna deviazione dell’indice ROBOR dal livello reale del mercato. Egli ha spiegato il modo in cui le banche fanno transazioni tra di esse, menzionando che alcune hanno un’eccedenza di liquidità, mentre altre ne hanno un deficit. Mugur Isărescu ha aggiunto che, attualmente, il livello ROBOR può oscillare solo nell’intervallo 1,5 – 3,5% perché sono questi i valori per i quali la Banca Centrale può attirare i depositi delle banche e può concedere prestiti alle istituzioni di credito in cambio a garanzie formate da titoli di stato. Mugur Isărescu: “Il mercato è solo interbancario. Essendo solo interbancario, laddove le banche si scontrano, possono spaziare entro le quote indicate, ma si scontrano anche per un centesimo. Vi garantisco che non esiste alcuna strumentalizzazione, alcuna deviazione del ROBOR dal livello reale del mercato. Il mercato funziona benissimo. Le prove che dimostrano che il mercato funziona molto bene sono legate alla stabilità del tasso di cambio e ai movimenti degli interessi.”
Il capo della Banca Centrale ha inoltre aggiunto che l’indice ROBOR è rimasto ad un livello più basso in passato, nella misura in cui anche il tasso inflazionistico è rimasto basso e che la Banca Centrale non “gioca con la politica monetaria”, gli interessi aumentando di pari passo con l’inflazione. In risposta alla domanda se esiste un’altra modalità di calcolo del ROBOR in modo tale che questo indice non registri più variazioni così grandi, il governatore della Banca Centrale ha detto che nell’ambito del gruppo di lavoro costituito tra il Ministero delle Finanze e la Banca centrale si cercano varianti del genere. Egli ha aggiunto però che, nella sua opinione, è difficile individuare una soluzione che offra un’alternativa più favorevole di quella attuale.
Durante i colloqui, il senatore Daniel Zamfir ha toccato anche l’argomento del modello d’affari delle banche in Romania. Nella sua opinione, la Romania è oggi il più povero Paese dell’UE, mentre il governatore della Banca Centrale avrebbe dovuto individuare soluzioni di sviluppo del Paese, assieme al Parlamento, al sistema bancario e al Governo. Daniel Zamfir: “Il settore bancario romeno ha il più basso grado di intermediazione finanziaria dell’UE, cioè quattro volte più basso. D’altra parte, la profittabilità del sistema bancario è doppia rispetto alla media europea.” I rappresentanti della Banca Centrale hanno risposto che l’intermediazione bancaria bassa è un problema grave, che però può essere risolto solo tramite riforme strutturali.