Discussioni sulle pensioni speciali
Le pensioni speciali concesse ad alcune categorie di pubblici dipendenti, principalmente assunti nella magistratura e nelle strutture di forza, sono diventate oggetto di disputa fra i principali partiti politici. A differenza dalle pensioni normali, quelle speciali non dipendono dai contributi pagati e tale fatto ha determinato discussioni soprattutto per quanto riguarda l’ammontare, spesso esagerato, di alcune di esse, che arrivano a migliaia di euro. Le discussioni sono alimentate e accese anche nel contesto di un bilancio il cui deficit ha già superato il valore del 3% accettato dall’Unione Europea.
Ştefan Stoica, 23.01.2020, 14:17
Le pensioni speciali concesse ad alcune categorie di pubblici dipendenti, principalmente assunti nella magistratura e nelle strutture di forza, sono diventate oggetto di disputa fra i principali partiti politici. A differenza dalle pensioni normali, quelle speciali non dipendono dai contributi pagati e tale fatto ha determinato discussioni soprattutto per quanto riguarda l’ammontare, spesso esagerato, di alcune di esse, che arrivano a migliaia di euro. Le discussioni sono alimentate e accese anche nel contesto di un bilancio il cui deficit ha già superato il valore del 3% accettato dall’Unione Europea.
In questo contesto, il premier e leader del partito liberale Ludovic Orban ha annunciato che il suo partito ha preso già la decisione politica di sostenere che le pensioni siano calcolate in base ai contributi pagati, eccezion fatta per le pensioni di servizio che vengono concesse ai quadri militare. Il principio dei contributi è l’unico principio giusto e corretto, da applicare quando viene calcolato l’ammontare della pensione che una persona riceve. La somma deve essere calcolata in base ai contributi pagati durante l’attività lavorativa. Fanno eccezione le pensioni di servizio, concesse ai quadri militari”, ha affermato Ludovic Orban.
Orban ha inoltre aggiunto, d’altra parte, che i liberali non sono d’accordo con l’emendamento proposto da un deputato socialdemocratico che l’eliminazione delle pensioni speciali sia applicata anche ad atleti, artisti e scienziati, perché lo considera un eccesso. Non è chiaro, per il momento, se i magistrati continueranno a beneficiare di pensioni speciali. I magistrati del Tribunale di Bucarest e della Corte d’Appello della capitale hanno deciso di sospendere l’attività a tempo indeterminato, a cominciare da mercoledì, scontenti della possibile abrogazione delle loro pensioni di servizio. Hanno preso la stessa decisione anche i giudici di più corti d’appello del Paese. Si sono riuniti in un’assemblea generale pure gli ispettori giudiziari, la cui opinione generale è che l’eliminazione delle pensioni speciali sia contraria alla costituzione e trasgredisca i principi dell’indipendenza e dell’inamovibilità dei giudici.
Il presidente ad interim del PSD, Marcel Ciolacu, e del parere che la proposta legislativa del PNL relativa all’eliminazione delle pensioni speciali trasgredisca i provvedimenti costituzionali e che i liberali debbano mandarla alle commissioni specializzate per essere modificata, dopo colloqui con le persone direttamente interessati alle modifiche legislative. Ciolacu ha ammesso, tuttavia, che, così come sono state pensate, le pensioni speciali arrivano, in alcuni casi, a superare come valore i redditi ottenuti durante l’attività lavorativa, fatto che non succede in alcun Paese del mondo. I deputati della Commissione di lavoro hanno adottato, a dicembre, un rapporto favorevole relativo al ddl sull’eliminazione delle pensioni speciali, eccezion fatta per quelle destinate ai militari e alle strutture del Ministero dell’Interno. Il disegno di legge sarà sottoposto al voto della Plenaria del Parlamento il 28 gennaio prossimo, in sessione straordinaria.