Diplomazia culturale romena
La Francia è, attualmente, al centro della diplomazia culturale romena. Da fine novembre, fino a inizio aprile, vi si svolge la Stagione Romania-Francia. Città come Parigi, Avignone, Bordeaux, Brest, Grenoble, Lione, Marsiglia, Nantes, Rennes, Strasburgo oppure Tolosa ospitano numerosi eventi che mettono in risalto la ricchezza culturale romena, ma anche quella scientifica, dell’istruzione e dello sport. La stagione Romania-Francia, che da aprile si sposterà in Romania, Paese francofono e filofrancese, è nata da una volontà politica comune e il suo svolgimento coincide con la Presidenza romena del Consiglio dell’UE, ma anche con la celebrazione, l’anno scorso, di due Centenari: quello della Grande Unità, in seguito alla quale è stata creata la Romania moderna, e quello della fine della Prima Guerra Mondiale.
Roxana Vasile, 15.02.2019, 14:19
La Francia è, attualmente, al centro della diplomazia culturale romena. Da fine novembre, fino a inizio aprile, vi si svolge la Stagione Romania-Francia. Città come Parigi, Avignone, Bordeaux, Brest, Grenoble, Lione, Marsiglia, Nantes, Rennes, Strasburgo oppure Tolosa ospitano numerosi eventi che mettono in risalto la ricchezza culturale romena, ma anche quella scientifica, dell’istruzione e dello sport. La stagione Romania-Francia, che da aprile si sposterà in Romania, Paese francofono e filofrancese, è nata da una volontà politica comune e il suo svolgimento coincide con la Presidenza romena del Consiglio dell’UE, ma anche con la celebrazione, l’anno scorso, di due Centenari: quello della Grande Unità, in seguito alla quale è stata creata la Romania moderna, e quello della fine della Prima Guerra Mondiale.
Anche se tutti gli occhi sono puntati sulla Francia e sulla molteplicità di eventi che vi sono organizzati, l’Istituto Culturale Romeno promuove anche gli eventi che organizza in altre città del mondo. Giovedì, a Madrid si è svolta la cerimonia di inaugurazione di una nuova sede dell’ICR. Stando all’ambasciatore di Romania in Spagna, Gabriela Dancău, nei rapporti bilaterali con questo Paese, la dimensione culturale non può essere ignorata, perché è un importante pilastro della cooperazione. La nuova sede permetterà all’Istituto Culturale Romeno di Madrid di migliorare la qualità della promozione di progetti culturali di ampia portata in un contesto culturale spagnolo competitivo. La sede dell’ICR è sita nella Plaza del Cordon, nei pressi del centro storico, politico e culturale della capitale spagnola, a pochi minuti dal Palazzo Reale, dal Teatro e dall’Opera Nazionale, da Plaza Mayor e dalla Puerta del Sol, ma anche accanto ad altri istituti culturali stranieri come quello italiano.
Sito al pianterreno di un edificio storico, l’ICR ha una sala mostre, una biblioteca con 3.000 titoli e aule per i corsi. Stando alle autorità di Bucarest, non ci poteva essere una sede meglio collocata, nel cuore della Madrid classica, in cui il pubblico spagnolo e internazionale possa scoprire la creazione culturale e artistica romena. Andiamo ora da Madrid, nella capitale dell’Europa, perché la Romania partecipa, dal 14 al 17 febbraio, alla Fiera del libro di Bruxelles, la più importante manifestazione letteraria della città. La fiera, che vanta 50 anni di esistenza, è visitata ogni anno da oltre 70.000 persone. All’Aja avrà luogo, il 19 febbraio, un concerto straordinario della Young European String Camerata e del solista Vlad Maistorovici (violino e composizione). Inoltre, il 23 febbraio, per il terzo anno consecutivo, l’Ambasciata di Romania nel Portogallo e l’ICR di Lisbona organizzano la maratona di lettura “Il Portogallo legge in romeno”, all’insegna della personalità di Constantin Brâncuşi. Gli esempi possono continuare. Non esiste alcun Istituto Culturale Romeno sui 19 esistenti all’estero che non abbia organizzato un evento per stabilire, nella maniera più diretta possibile, ponti di dialogo con le comunità di altri Paesi.