Dimissioni e inchieste in nuovi fascicoli di corruzione
Fragile politicamente dopo il fallimento sorprendente del socialdemocratico Victor Ponta alle elezioni presidenziali, il governo presieduto da questi riceve ora un colpo doloroso. Non dagli avversari, ma dall’interno. I presunti peccati penali del ministro delle finanze, Darius Valcov, del periodo in cui era sindaco di Slatina, hanno raggiunto quest’ultimo.
Ştefan Stoica, 16.03.2015, 12:14
Fragile politicamente dopo il fallimento sorprendente del socialdemocratico Victor Ponta alle elezioni presidenziali, il governo presieduto da questi riceve ora un colpo doloroso. Non dagli avversari, ma dall’interno. I presunti peccati penali del ministro delle finanze, Darius Valcov, del periodo in cui era sindaco di Slatina, hanno raggiunto quest’ultimo.
Domenica, a due giorni dopo che la DNA ha annunciato l’inchiesta penale nei suoi confronti perchè avrebbe preso tangenti consistenti da un imprenditore, in cambio di facilitare alcuni contratti, Valcov si è dimesso. Il suo capo, il premier Ponta, sostiene che l’aveva fatta prima che il presidente Klaus Iohannis gli chiedesse di revocarlo dall’incarico, col motivo che lederebbe la credibilità dell’esecutivo.
“Il signor Valcov, oggi a pranzo (domenica — ndr) è stato nel mio ufficio, mi ha presentato le sue dimisisoni. Gli ho detto: ok, voglio solo che tu finissi il testo del Codide fiscale e del Codice di procedura fiscale, dopo di che sicuramente nominerò un’altra persona della carica di ministro delle finanze. Non posso dire di aver oggi quella persona che lo sostituirà, perchè è una carica troppo importante per dire che subito trovi qualcuno da mettere al suo posto, ma sicuramente nei giorni prossimi deciderò chi proporre. Ho annunciato di questo fatto anche il presidente Iohannis”, ha detto Victor Ponta.
Precedenti o meno l’intervento pubblico della presidenza, le dimissioni di Valcov diventeranno effettive fra qualche giorno, e solo dopo l’ultimazione del Codice fiscale. Un progetto, altrimenti, bene guardato dagli imprenditori e con cui il gabinetto Ponta è deciso a segnare punti decisivi nella sua competizione con i liberali. Questi tentano di smantellare la maggioranza parlamentare, ancora funzionale, attorno al PSD, e la DNA, tramite le sue azioni, sembra aiutarli involontariamente.
Il giornale ADEVARUL nota, d’altra parte, il fatto che ben 13 ministri dei diversi gabientti presieduti da Victor Ponta in questi tre anni hanno avuto o hanno dei problemi con la giustizia. Uno di essi è il senatore PSD Dan Sova stesso, ex membro del gabinetto responsabile con i grandi progetti di infrastruttura, per il quale i procuratori chiedono l’autorizzazione della custodia cautelare in quanto è accusato di concorso in abuso d’ufficio.
Tra tutte queste cattive notizie, Victor Ponta ha ricevuto, grazie alla stessa Direzione Anticorruzione, l’istituzione stella della vita pubblica romena, anche una buona. Marian Vanghelie, il sindaco del rione 5, è stato messo in custodia cautelare con l’accusa che, dal 2007 in poi, avrebbe trasformato l’attività di sindaco in una estremamente profittevole per la propria tasca. Egli concedeva, dicono i procuratori, in maniera preferenziale, dei contratti, in cambio del 20% del loro valore. Personaggio pittoresco, anche tramite la sua relazione conflittuale con la grammatica, Vanghelie è stato un critico costante e non dissimulato di Ponta e preparava dopo l’esclusione dal PSD, la creazione di una formazione concorrente nella zona di sinistra.