Dimissioni al vertice della Procura antimafia
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha firmato, mercoledì, il decreto di rimozione di Felix Bănilă dalla carica di procuratore capo della Direzione di Investigazione dei Reati di Criminalità Organizzata e Terrorismo (DIICOT). Bănilă aveva annunciato le sue dimissioni dopo che il capo dello stato glielo aveva chiesto pubblicamente, in una dichiarazione alla stampa fatta ad un’ora di massimo ascolto.
Roxana Vasile, 03.10.2019, 13:40
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha firmato, mercoledì, il decreto di rimozione di Felix Bănilă dalla carica di procuratore capo della Direzione di Investigazione dei Reati di Criminalità Organizzata e Terrorismo (DIICOT). Bănilă aveva annunciato le sue dimissioni dopo che il capo dello stato glielo aveva chiesto pubblicamente, in una dichiarazione alla stampa fatta ad un’ora di massimo ascolto.
Klaus Iohannis: “Mi riferisco alla direzione della DIICOT, istituzione il cui coinvolgimento nel caso di Caracal avrebbe dovuto portare un più di professionalità e di credibilità, solo che, sotto la direzione del signor Bănilă, non è successo così, e le indagini continuano a generare punti di domanda significativi. Il modo in cui si sono svolte finora le cose non fa che sollevare sospetti e accentuare la mancanza di fiducia della popolazione nelle autorità. Un simile approccio non può portare che a pessimi risultati. Quindi, chiedo al signor Felix Bănilă, procuratore capo della DIICOT, di rassegnare subito le dimissioni dalla carica di procuratore capo della DIICOT.”
Più esattamente, Klaus Iohannis ha rimproverato l’ex capo della Procura antimafia per il modo in cui è stata istruita l’indagine nel caso di Caracal — un fascicolo molto pesante, con una forte carica emozionale pubblica. I procuratori devono stabilire se due ragazze, minorenni, siano state o meno uccise da un presunto trafficante di persone, Gheorghe Dincă. Klaus Iohannis ha però sottolineato di aver notato reazioni arrivate con ritardo e gesti pubblici scandalosi da parte delle autorità, compresa la DIICOT, il che, nella sua opinione, dimostra una mancanza di preoccupazione per le vittime e per le loro famiglie.
Felix Bănilă ha risposto di non sentirsi colpevole, ma di aver preso la decisione di rinunciare alla carica affinché i suoi colleghi possano lavorare in un’atmosfera senza pressioni.
La richiesta di dimissioni rivolta al procuratore capo della Direzione di Investigazione dei Reati di Criminalità Organizzata e Terrorismo è considerata da molte persone un’iniziativa elettorale del presidente Iohannis, candidato per un secondo mandato alle elezioni presidenziali previste per il mese prossimo, nel contesto in cui, finora i suoi riferimenti al caso di Caracal sono stati quasi inesistenti. Anzi! Forte sostenitore dell’indipendenza della giustizia, lui stesso promotore, lo scorso maggio, di un referendum su questo tema, il capo dello stato viene rimproverato dagli avversari per il fatto di approvare una situazione senza precedenti nella giustizia romena.
Con le dimissioni di Felix Bănilă e la nomina, al suo posto, di un procuratore capo ad interim, le principali Procure romene hanno direzioni provvisorie, il che potrebbe impedire seriamente il funzionamento in ottime condizioni di queste istituzioni. La Procura Generale non ha un procuratore capo de sei mesi e, dallo scorso giugno, neanche la Sezione per l’Investigazione dei Reati nella Giustizia. Un capo ad interim esiste, da quasi un anno e tre mesi, anche alla Direzione Nazionale Anticorruzione, sebbene l’ex ministro Tudorel Toader aveva inoltrato una proposta, bocciata, però, dal presidente Klaus Iohannis.