Dichiarazioni sull’indipendenza della giustizia
Rinviato a giudizio con l’accusa di falsità in documenti, complicità in evasione fiscale e riciclaggio di denaro in un fasciolo sulla firma di contratti di assistenza giuridica alle compagnie energetiche di Turceni e Rovinari (sud), il premier socialdemocratico Victor Ponta continua a sostenere l’innocenza e a respingere sia le accuse dei procuratori che le sollecitazioni del presidente Klaus Iohannis e dell’opposizione liberale di dimettersi.
Corina Cristea, 25.09.2015, 14:11
Rinviato a giudizio con l’accusa di falsità in documenti, complicità in evasione fiscale e riciclaggio di denaro in un fasciolo sulla firma di contratti di assistenza giuridica alle compagnie energetiche di Turceni e Rovinari (sud), il premier socialdemocratico Victor Ponta continua a sostenere l’innocenza e a respingere sia le accuse dei procuratori che le sollecitazioni del presidente Klaus Iohannis e dell’opposizione liberale di dimettersi.
Il botta e risposta su questo argomento sembra essere lontano dal concludersi. Quanto tempo Victor Ponta resta capo del governo, lo stato potrebbe subire dei pregiudizi, ha valutato il procuratore capo della Direzione Nazionale Anticorruzione (DNA), Laura Codruta Kovesi, ospite in un programma a una tv privata. La Kovesi ha spiegato che nel fascicolo in cui il premier è stato rinviato a giudizio, il Complesso Energetico Oltenia non si è costituito parte civile in quanto si trova sotto l’autorità del governo, quindi, implicitamente, del primo ministro in carica.
Non è il primo fascicolo in cui un’istituzione pubblica è diretta dalla stessa persona rinviata a giudizio come incolpato, e abbiamo questo problema – che la rispettiva istituzione non si costituisce parte civile nel dossier. A differenza dei magistrati, che al momento del rinvio a giudizio vengono sospesi dalla carica e non possono più esercitare le attribuzioni, credo che la stessa regola dovrebbe essere applicata anche agli altri funzionari delle istituzioni pubbliche, poichè lo stato potrebbe subire dei pregiudizi tramite una simile inattività in questo caso, quella di non partecipare nel processo come parte civile e di non costituirsi parte civile, ha detto Laura Codruta Koevsi.
Allo stesso tempo, il capo della DNA ha smentito le accuse del premier secondo cui il suo rinvio a giudizio sarebbe stato determinato da influenze politiche. In un intervento telefonico ad un’altra tv privata, Victor Ponta ha lasciato intendere che il presidente Klaus Iohannis avrebbe fatto pressioni in tal senso. Io mi domando se, per caso, il presidente non abbia fatto delle pressioni per il mio rinvio a giudizio, poichè queste dichiarazioni mi sembrano anomali per un presidente della Romania. Se è così contento, suppongo che abbia le sue ragioni o le sue conoscenze, ha detto il premier.
Il capo dello stato aveva dichiarato in precedenza che un voto favorevole alla mozione di sfiducia inoltrata dall’opposizione liberale risolverebbe un grande problema con cui la Romania si confronta, cioè quello di avere un primo ministro rinviato a giudizio. Noi, al livello dell’Amministrazione Presidenziale, non vogliamo fare ping-pong con palloni di cattiva qualità, poichè abbiamo lavoro da fare. Se il sig. Ponta ha dei sospetti sull’indipendenza della giustizia, si può rivolgere all’Ispezione Giudiziaria, ha risposto il capo della Cancelleria Presidenziale, Dan Mihalache, alle dichiarazioni del premier.