Dichiarazioni sull’adesione di Romania e Bulgaria a Schengen
Finché non saranno accolti nell'area Schengen, di libera circolazione, i romeni e bulgari continueranno a sentirsi cittadini di seconda classe dell'Unione Europea - ammoniscono da anni la stampa e la classe politica di Bucarest e Sofia.
Bogdan Matei, 03.01.2024, 14:50
Finché non saranno accolti nellarea Schengen, di libera circolazione, i romeni e bulgari continueranno a sentirsi cittadini di seconda classe dellUnione Europea – ammoniscono da anni la stampa e la classe politica di Bucarest e Sofia. Il tema diventa ancora più urgente in quanto questanno, a giugno, lUnione Europea eleggerà un nuovo Parlamento, e la frustrazione causata da questa immeritata esclusione alimenta la quota elettorale dei partiti euroscettici o apertamente antieuropei nei due paesi. Membri delle strutture comunitarie dal 2007, Romania e Bulgaria sono tenute nellanticamera di Schengen da oltre un decennio, mentre la Croazia, entrata nellUnione solo nel 2013, è stata già accolta, un anno fa, nello spazio di libera circolazione. Lì, più di 400 milioni di persone possono viaggiare liberamente, senza controlli alle frontiere interne.
Tra gli Stati membri dellUnione Europea, solo la Bulgaria e la Romania, nonché le isole di Cipro e Irlanda, non fanno parte dellarea Schengen. Larea Schengen include, invece, quattro paesi extra-UE: Svizzera, Liechtenstein, Islanda e Norvegia. Per lammissione di nuovi membri è necessaria laccettazione unanime da parte dei vecchi membri, e finora i Paesi Bassi hanno bloccato la candidatura della Bulgaria, mentre lAustria ha ostacolato lammissione della Romania. Alla fine dello scorso anno, i Governi dellAia e di Vienna sembrano essere diventati più flessibili e hanno rinunciato, anche se in parte, alle loro obiezioni nei confronti di Romania e Bulgaria. I due Paesi del sud-est dellUnione entreranno a far parte dellarea Schengen a marzo, ma solo con le frontiere aeree e marittime. Verranno eliminati i controlli solo alle dogane negli aeroporti e nei porti. Laeroporto “Henri Coandă” di Otopeni, il più grande del paese, è pronto per Schengen dal 2011 – secondo quanto ha dichiarato la sua amministrazione a Radio Romania.
Lamministrazione ricorda che due terzi dei passeggeri hanno voli da e per i paesi Schengen. “È un giorno di grande orgoglio” per Romania e Bulgaria – ha affermato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in un messaggio pubblicato su Internet in romeno e bulgaro. “Gli Stati europei sostengono oggi il nostro diritto legittimo di essere membri dello spazio Schengen. I romeni meritano dignità e parità di trattamento insieme a tutti i cittadini europei” – ha esultato, a Bucarest, il primo ministro Marcel Ciolacu. Lopposizione parlamentare, invece, accusa il Governo di consegnare una pseudo-vittoria ai romeni in un anno elettorale, perché continueranno a stare per ore alla frontiera, e leconomia nazionale continuerà a perdere ingenti somme, a causa dei tempi morti trascorsi dai trasportatori alle dogane. Il Governo di Bucarest promette che proseguiranno i negoziati per eliminare le restrizioni anche alle frontiere terrestri. Ma per il momento non è chiaro quando verrà compiuto questo passo, dato che, come nota il corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, lAustria si interroga ancora sulla capacità della Romania e Bulgaria di gestire il problema migratorio.